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Non è l'Arena, alla vigilia la confessione-choc di Massimo Giletti: "Non mi ha cercato la Rai, ma..."

Davide Locano
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Alla vigilia del ritorno in prima serata con Non è l'Arena, rigorosamente su La7, Massimo Giletti può parlare con maggiore libertà delle vicissitudini che lo hanno portato a rinnovare il contratto con Urbano Cairo. Un rinnovo sofferto, atteso a lungo, mentre molti si aspettavano un suo addio per ritornare da vincitore in Rai. E a TvBlog, Giletti spiega: "La tentazione più grande l'ho avuta da un altro gruppo, un'altra società. Non lo avevo mai detto, ma è così - premette -. Mi ha cercato in modo costruttivo a livello di produttività. Quale? Non lo dirò. Lì ho ballato". Il punto, però, è che quella tentazione non è arrivata dalla Rai: Giletti non lo dice, ma si può ipotizzare che sia stato cercato da Mediaset, così come si era vociferato in estate. "Per la Rai - riprende il conduttore di Non è l'arena - c'è l'amore per un'azienda nella quale sono cresciuto, ma la non chiarezza che percepivo e che aumenterà mi ha impedito di tornare. Chi fa il mio lavoro deve avere la libertà, ma non intendo solo libertà di trattare gli argomenti - su questo Cairo è un re - ma anche la velocità e capacità di reagire alla notizia. Per me ciò è quasi sullo stesso piano della libertà", ha concluso Massimo Giletti. Leggi anche: Non è l'Arena, l'ultima sfida impossibile di Massimo Giletti

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