Dan Arrow, che fine ha fatto e come campa oggi: il durissimo sfogo contro la moglie
Lo sfogo di Stefano Zandri, in arte Den Harrow, è da pelle d'oca. Il cantante pop-dance anni 80 è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell'Università Niccolò Cusano. “Non avrei mai voluto fare il cantante", dice, "e il personaggio perché ho sempre odiato la popolarità. Avrei voluto fare il ballerino. Andavo a ballare in una discoteca di ragazzini e quando ballavo tutte le ragazzine si mettevano lì intorno a ballarmi. Un produttore mi diede una canzone già pronta da cantare e purtroppo andò bene. Se tornassi indietro non farei più Den Harrow perché mi ha tolto più di quello che mi ha dato". Zandri si spiega meglio: "Mi ha tolto tutta la mia gioventù perché mentre gli altri andavano a ballare, io prendevo 4 aerei al giorno, ero guardato a vista in hotel, ho girato il mondo ma non mi ricordo niente delle città che ho girato a parte gli hotel. Inoltre quando sei popolare la gente ti invidia e ti cita, se non fossi stato Den Harrow nessuna delle mie mogli sarebbe andata in tv a inventarsi che io la picchiavo. Mi sono ritirato, sono andato a vivere a Malaga, perché sono rimasto molto deluso dall'Italia". Anni fa scoppiò a piangere all'Isola dei famosi. Una clip che fece epoca. Invece di farsi una risata, oggi dice: "Ho venduto milioni di dischi, dopodichè è bastato un pianto in un reality per farmi massacrare dalla gente che fino a un giorno prima mi adorava e ballava i miei dischi. Mi hanno preso per il culo per anni anche per strada, per tutti ero quello che piangeva all'Isola. La gente è frustrata, sta male e non è felice, appena vede qualcuno che sta meglio di lei gli butta contro di tutto. Ho visto gente andare contro Gerry Scotti perché aveva fatto un errore in un suo programma. Mi sono ritirato anche per questo. Negli anni 80-90 la gente stava un po' meglio, poi i social hanno dato voce a tutti i deficienti e i rincoglioniti di questa terra, quando sei anonimo puoi dire di tutto”. Se mi sono rimasti amici? “Di quei tempi pochi, anche perché i cantati anni 80 sono come quelle belle donne che diventano delle cesse e pensano ancora di essere belle. Sono ridicoli. Sono ancora amico di Gioiello e pochi altri. Con Sabrina Salerno ci salutiamo, ci sentiamo”. Leggi anche: Sabrina Salerno, ricordi piccanti