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Amadeus "incredulo e sorpreso" dal caso Rula Jebreal a Sanremo: cosa non torna sulle barricate Rai

Giulio Bucchi
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I retroscena Rai sul caso Rula Jebreal descrivono Amadeus come "spiazzato". Le polemiche per la partecipazione a Sanremo annunciata, saltata e poi forse confermata nuovamente della giornalista palestinese, con cittadinanza israeliana e italiana, hanno buttato una brutta patina di polemica politica sul Festival.  Leggi anche: "Parlasse dei regimi islamici". Rula Jebreal a Sanremo, la Santanchè attacca Esattamente quello che non voleva il conduttore simbolo degli show di viale Mazzini, che pensava a una kermesse con la musica al centro e l'impegno civile e sociale in chiave tutta femminile (da qui le 10 donne protagoniste, 2 per ogni serata) a fare da robusto contorno. La Jebreal, che certo professa un saldissimo credo progressista, avrebbe non a caso parlato di violenza di genere, con ospiti illustri (si parlava di Michelle Obama o in alternativa Oprah Winfrey), ma senza sfiorare tematiche di attualità politica interna. "Ieri - scrive il Corriere della Sera - Amadeus aveva altro a cui pensare (la diretta dei Soliti ignoti dedicata alla presentazione dei big in gara), ma le ultime 48 ore le ha vissute con un misto di incredulità e sorpresa". Il conduttore e Rula avevano già predisposto un punto del monologo della Jebreal, la lettura della poesia che Jacques Prévert ha dedicato alle donne, Sono quella che sono. L'intenzione era quella di dare "un tocco internazionale con la giornalista che è la perfetta summa della società globale in cui viviamo" e di certo non poteva immaginare "ci potessero essere controindicazioni di opportunità".

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