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Aldo Grasso: Santoro e Briatore sono intercambiabili

Il critico televisivo del Corsera si spende in una descrizione delle somiglianze tra l'imprenditore e il conduttore. E poi...

Andrea Tempestini
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Affila la penna e con la consueta puntualità l'affonda su un ipotetico foglio bianco. Questa volta Aldo Grasso passa nel suo personalissimo tritacarne Michele Santoro e Flavio Briatore. "Arrivo sempre un po' in ritardo - scrive il critico televisivo del Corriere della Sera -, ma ora non ho più dubbi: Michele Santoro e Flavio Briatore sono della stessa pasta". Grasso lo ha capito dopo la puntata di Servizio Pubblico di giovedì, dove lil "boss", ospite del teletribuno, è stato protagonista di un vivace scontro con Concita De Gregorio prima e Vauro Senesi poi. Dello scontro con Concita, Grasso scrive: "Ha alzato il ditino contro Mister Billionaire per spiegargli che la vita non è un talent! Flavio - sottolinea Grasso - l'ha liquidata in due secondi". Concita umiliata, dunque. Quindi si ritorna alle somiglianze tra Flavio e Michele. Per Grasso sono "due populisti di successo: uno opera nel mondo dell'ideologia, l'altro nel mercato del lusso, ma il settore è lo stesso, quello dell'enterteinment". E ancora: "Si accompagnano a belle donne, a un soddisfatto accenno di pinguedine, tendenza cafonal (più evidente in Flavio), tendenza noia (più evidente in Michele)". Secondo Grasso i due "potrebbero anche scambiarsi i ruoli e nessuno se ne accorgerebbe. Lo vede bene Michele a The Apprentice mentre dice Sei fuori...".

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