Un tubino nero senza maniche e un filo di perle al collo. Sono questi gli abiti di scena indossati da Laura Lattuada per interpretare Marina Berlusconi nello spettacolo diretto da Filippo Crivelli che andrà in scena il 21 agosto al festival di Todi. "Intervista immaginaria a Marina Berlusconi" è il titolo: immaginaria, spiega Simonetta Robiony sulla Stampa, perché l'autrice del testo, la giornalista Emilia Costantini, non l'ha mai incontrata, né sentita al telefono. Ha solo raccolto tutte le sue dichiarazioni pubbliche e le ha utilizzate come risposte alle domande che quattro giornalisti sul palco le fanno. Domande comode e scomode comprese quelle sulla chiacchieratissima vita sessuale del padre, domande alle quali lei risponde con frasi estratte dalle sue interviste. "Tanto il padre è esibizionista, quanto lei è riservata", dice il regista alla Stampa. "Diversa dalle sorelle. Fugge la vita pubblica, le prime scaligere, le mondanità vacanziere. A volte si presenta come una bambina inesperta, a volte come una manager di ferro". Da parte sua Laura Lattuada confessa di aver avuto difficoltà nell'entrare nella parte. "E' un ruolo difficile", spiega a Simonetta Robiony, "perché non so a cosa appigliarmi. Mi pare una donna pietrificata, imprigionata nel suo ruolo pubblico. Qualche attimo di sincerità in lei si avverte quando parla della sua infanzia, prima che suo padre diventasse l'imprenditore più ricco d'Italia e i suoi genitori si separassero. Non mi pare felice. Ma forse sbaglio".
