Canta degli esuli giuliano-dalmati, non è più degno del posto tra i partigiani. Simone Cristicchi, riccioluto cantautore noto per le partecipazioni tanto a Sanremo come al concertone del Primo Maggio, non merita più la tessera onoraria all'Anpi (l'associazione partigiani), perché porta in scena Magazzino 18, spettacolo teatrale sul dramma degli italiani costretti ad abbandonare l'Istria al termine della seconda guerra Mondiale. Secondo il Coordinamento nazionale per la Jugoslavia (CnjOnlus) Cristicchi si macchia così di una grave macchia: alimenta "una propaganda anti-partigiana". E per questo sta raccogliendo adesioni tra i suoi iscritti, secondo il Tempo, per sbattere fuori il cantante dalle fila dell'Anpi. Il cantante non si fa intimorire: "Faccio il mio dovere di artista - dice al quotidiano romano -, gli attacchi di sedicenti antifascisti e difensori della democrazia non mi colpiscono". Cristicchi sa anche qual è il problema alla base della polemica: "La tragedia degli esuli giuliano-dalamti fa ancora paura - spiega -, il mio j'accuse è rivolto a quelli che hanno voluto rimuovere questa storia. La Dc e il Pci, ad esempio".