Bruce Springsteen è un Don Giovanni incallito. La notizia non stonerebbe data la professione del soggetto in questione, rock star da tre trent’anni cavalca i palchi di tutto il mondo e sforna album con canzoni che hanno lasciato il segno. Da “Born in the Usa” a “Radio Nowhere”, da “Thunder Road” a “The River” e la lista potrebbe proseguire all’infinito. Ma l’accusa al Boss è giunta in questi giorni da Arthur J. Kelly, un uomo d’affari, che ha dichiarato: mi ha rubato la moglie Ann, dopo 17 anni di matrimonio. Una denuncia in piena regola, presentata presso l’alta corte di Monmouth County, nel New Jersey. Kelly infatti accusa la moglie di “aver commesso adulterio con Bruce Springsteen, troppe volte e in troppi luoghi diversi per poterli elencare tutti”. Insomma, una relazione extraconiugale che non si è fermata ad una breve serie di incontri intensi, ma che ha scritto diversi capitoli. Al punto che il manager ha definito il cantante uno “sfascia famiglie, un adultero incallito, un irrefrenabile Don Giovanni”. Oltre a reclamare l’affidamento congiunto delle loro due figlie, rispettivamente di 10 e 13 anni, Kelly ha chiesto al giudice di obbligare la sua ex a pagare una cospicua parte degli alimenti e delle spese scolastiche delle figlie. Il precedente - Per il Boss non è la prima volta. Sposato da 17 anni (anche lui) con la 55enne Patti Scialfa, componente della E-Street Band, nel 2006 rischiò di vedere naufragare la loro unione per una presunta storia d’amore con una vedova dell’11 settembre, incontrata nel corso di una raccolta di fondi per le vittime dell’attentato. Per la prima volta, Springsteen si affidò al suo sito internet per negare categoricamente qualsiasi rapporto. Ma secondo i suoi biografi, anche il suo primo matrimonio con l’attrice di «Il piacere è tutto mio», Julianne Phillips, finì dopo solo tre anni, a causa della sua relazione segreta con la Scialfa.