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"Bella ciao", la rivisitazione di Povia fa indignare il web: "L'invasore è un nuovo Hitler che ti bacchetta da Bruxelles, sostenuto dai governi"

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Giuseppe Povia voce fuori dal coro. Nella giornata del 25 aprile il cantante ha voluto deliziare i suoi fan con una rivisitazione tutta sua di "Bella ciao". “Farà arrabbiare qualcuno - premette Povia nel suo video Facebook - ma.. è la verità, perciò la dovreste diffondere a macchia d'olio. Buon 25 aprile fanciulli e fanciulle (e buona festa di S.Marco)”. Poi la canzone ha inizio: “Questa mattina, mi son svegliato, Italia ciao, Italia ciao, Italia ciao ciao ciao. L’americano ci ha liberato e ha cacciato l’invasor. Passano gli anni, e poi i decenni, Italia ciao, Italia ciao, Italia ciao ciao ciao... Si parla ancora di quel ventennio, e non ti accorgi del blackout. E non lo vedi che l'invasore è ancora qui, è ancora qui, è ancora qui qui qui".

 

 

Il cantante prosegue nella sua invettiva: "Un nuovo Hitler, giacca e cravatta, che ti bacchetta da Bruxelles. È sostenuto da ogni governo che dice che, dice che, dice che che che... non c’è più guerra da settant’anni, però c’è sempre povertà. Chiudono aziende, ci son suicidi, Italia addio, Italia addio, Italia addio addio addio... Disoccupati, sottopagati, costretti a dir sempre di sì. Crollano i ponti, anche le strade, Italia ciao, Italia ciao, Italia ciao ciao ciao... e quei paesi terremotati son sempre lì che aspettano". Povia elenca una ad una tutte le debolezze di un Paese oramai in ginocchio alle prese con un'Europa ancora più meschina. Immediate le critiche piovute sotto al filmato, dove si legge: “Povia oggi te lo puoi permettere grazie ai nostri partigiani”, “Era un pezzo che non ti ascoltavo, ma dopo questa porcata spero di non sentirti mai più!”. E ancora: “Uno scempio. Un sacrilegio a tutti quelli che sono morti per farti cantare”. Insomma, sempre i soliti, nulla di nuovo sotto il sole.

 

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