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Lorella Cuccarini fatta fuori dalla Vita in diretta per colpa di Pd e M5s. Retroscena: quella maglietta in onda

Alessandra Menzani
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L'imbarazzo era palpabile, ieri pomeriggio. Nessuno sguardo, distanze di sicurezza che sembravano più marcate del solito, zero saluti. Poche ore prima, Lorella Cuccarini, senza mai nominarlo, attaccava con una lettera esplosiva l'ormai ex collega Alberto Matano, ieri all'ultima puntata stagionale della Vita in diretta. La coppia è scoppiata. Alberto resta anche la prossima stagione, Lorella non è stata confermata. Le strade si separano. Non c'è posto in questa Rai per la "pericolosa sovranista" Cuccarini, 55 anni e una carriera su cui non c'è nulla da ridire. Se non sei di sinistra, allineata, omologata, i tempi sono duri. Per Matano, giornalista del Tg1, invece lo spazio c'è. Capita, lei ci è abituata, ma stavolta non è riuscita a stare zitta. Resterà il fermo immagine del giornalista che abbandona lo studio prima della pubblicità e la collega ferma, sorridente, con la maglietta «Non ci si guarda dietro».

 

 

 

«Ego sfrenato», «maschilismo». La Cuccarini ha accusato l'ex partner della trasmissione di comportamenti scorretti nonostante i pubblici complimenti. Un gesto clamoroso, forte, che ha diviso gli utenti che si sono divisi tra "team Lorella" e "team Matano". La solidarietà a Lorella, che ancora una volta si trova messa alla porta, fa rumore. Ma anche Matano raccoglie sostegno. Per esempio dalla collega e amica del tg Emma D'Aquino: «Ho condiviso non solo una minuscola stanza con Alberto Matano, ma anni di conquiste e crescite professionali e di vita. Definirlo maschilista da ego sfrenato da un torto a chi lo pensa e lo scrive». Le inviate e le autrici della trasmissione stanno con il collega e scrivono una lettera pubblica anti-Cuccarini. I due ringraziano tutti coloro che hanno lavorato con loro: redattori, parrucchieri, costumisti, tecnici. Matano mostra una foto con lo staff e dice: «Grazie anche a te Lorella». Lei nulla. Prima della diretta, Pierluigi Diaco, in onda con Io e te alle 14, saluta la Cuccarini per l'ultimo giorno di lavoro. Un giorno triste. Nella lettera che lei ha mandato a chi ha collaborato alla trasmissione, si congeda così: «Non so dove, non so quando, magari ci ritroveremo...». Stefano Coletta, direttore di Raiuno, le avrebbe proposto una trasmissione alternativa. Ma spunta anche un'offerta di Urbano Cairo a La7. Di certo immaginarla a spasso, visto il suo curriculum, farebbe un certo senso.

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