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Sanremo 2021, Roby Facchinetti massacra Amadeus: "Maleducazione, ignoranza? Non mi importa". Cancellato D'Orazio, il finale peggiore

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Codazzo polemico per il Festival di Sanremo 2021: dalla scaletta della puntata finale, come ormai è noto ai più, è stato tagliato l'omaggio a Stefano D'Orazio, l'ex batterista dei Pooh recentemente scomparso (il quale trionfò a Sanremo con i Pooh nel 1990 con il brano Uomini Soli). Un taglio dovuto al ritardo che ha fatto infuriare molte persone: davvero tra tutto ciò che si poteva tagliare è stato scelto quello? Sì, davvero.

 

E tra chi si è infuriato, ecco Roby Facchinetti, che su Instagram si è speso in un lunghissimo e durissimo post su quanto accaduto. Per inciso, anche Amadeus nel corso della conferenza stampa che ha seguito la finale si è scusato per il taglio. Ma resta l'amaro in bocca: la finalissima è durata cinque ore e non si è trovato un minuto per D'Orazio. Ed è proprio il punto su cui insiste Facchinetti.

Di seguito, le parole di Facchinetti su Instagram. Nella prima parte del post, Facchinetti si è messo nei panni di Amadeus e Fiorello, e ha scritto ciò che immaginava si sarebbe detto a Sanremo in ricordo di D'Orazio, scomparso lo scorso 6 novembre:

Cari amici del Festival di Sanremo, cari amici della canzone italiana, ora vorremmo spendere un minuto delle nostre tante, tantissime, infinite ore di diretta per un ricordo davvero doveroso. Basterà un minuto solo, credeteci. Ma proprio dobbiamo onorare la memoria di un grande artista – prosegue Roby -, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”. Di una persona bella, franca, intelligente, leale. Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D’Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana. Questo palco, un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio. Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai.

 

Dunque, la seconda parte del post di Facchinetti, quella con lil suo pensiero e la sua critica: 

Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste. Non per presunzione, o perché fossero pretese da me, dai miei amici per sempre, da Tiziana. Ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite. Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa. Tanto che quotidiani come L’Eco di Bergamo oggi riportano sia avvenuto, avendo dovuto chiudere le pagine ben prima che il Festival arrivasse a quel punto della scaletta. Invece, parole come quelle che ho scritto sopra, o altre comunque con lo stesso senso, né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi le abbiamo sentite. E credo che allora non ci siano altre parole da spendere: sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto. C’è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto. E il mio commento al Festival di Sanremo 2021 non può che esaurirsi qui! Buona domenica e ascoltate sempre buona musica.

Come accennato, lo stesso Amadeus si era scusato, con queste parole: "Chiedo scusa io personalmente. Stefano D’Orazio era un amico personale, l’amore e l’affetto per lui sono fuori discussione. Chiedo scusa personalmente per non aver fatto quello che avevamo pensato di fare anche insieme a Rosario". Ma l'amaro in bocca resta, eccome.

 

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