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Andrea Delogu cacciata dal ristorante? O... nuova clamorosa testimonianza

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Dopo la denuncia di Andrea Delogu, arriva la replica. La conduttrice tv aveva accusato un ristorante che l'avrebbe cacciata perché "vestita in tuta". Oggi però arriva la spiegazione. La trattoria infatti si difende smentendo quanto dichiarato: "Questa storia è stata come una coltellata per me. Abbiamo aperto da poco, quindi non mandiamo via le persone. Qui possono entrare tutti, senza distinzione di idee politiche o di genere. Fuori ho anche esposto la bandiera Arcobaleno - va ribadendo il proprietario alle colonne del Corriere della Sera -. Accolgo cani e bambini meglio dei proprietari e dei genitori. Poi di solito vesto in calzoncini e maglietta, quindi si figuri se mando via le persone che arrivano in tuta".

 

 

E allora da dove arriva l'accusa? Secondo il ristoratore è stata tutta colpa di un fraintendimento. Il proprietario del locale, stando a quanto dichiarato, avrebbe addirittura inviato alla Delogu un messaggio nel quale si spiegava l'accaduto: "Faccio questo mestiere da tanti anni e so come ci si comporta con i clienti. Quando la coppia è venuta, avevamo davvero tutti i tavoli prenotati. Poco dopo però me ne hanno disdetto uno, quindi, quando più tardi mi hanno telefonato, ho detto loro di sì". Insomma, la Delogu sarebbe stata mandata via non perché vestita in abiti da palestra, bensì perché al momento non c'era posto. 

 

 

A confermare la versione del ristoratore, la sua collaboratrice, anche lei citata nel post di indignazione della conduttrice. "Quando ho letto la notizia - confessa -, ho escluso che parlasse di noi. I tavoli tutti occupati? Essendo in rodaggio, abbiamo deciso di non riempire per intero il locale, in modo da offrire il miglior servizio possibile. L’abbigliamento? Sinceramente, non ho visto come erano vestiti, non ricordo che fossero in tuta. Lei non l’ho riconosciuta, ma non sarebbe cambiato molto, visto che eravamo al completo. Il messaggio? Ancora non abbiamo ricevuto una risposta. Ma, ripeto, è stata tutta una gigantesca incomprensione e siamo stati attaccati senza motivo". 

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