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Belve, Ferrero sbrocca con la Fagnani: "Dice cazz***"

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La tensione a Belve si taglia con il coltello. Massimo Ferrero, ospite di Rai2, fa perdere la pazienza a Francesca Fagnani dando vita a un acceso botta e risposta. L'imprenditore, nella prima intervista dopo il carcere, inizia con il botto. Il più grande errore? "Venire a Belve". L'esordio di Ferrero non è di certo dei migliori, ma a gettare benzina sul fuoco ci pensa la conduttrice chiedendogli se si senta una macchietta. "Le macchiette - risponde prontamente - le porto in tintoria". Poi però il "viperetta" si sofferma sul rapporto con i tifosi della Sampdoria, squadra di cui ha preso la presidenza nel 2014.

 

 

"A Marassi mi insultano, perché ho detto che il loro inno non era bello, era bello invece quello della Roma e i tifosi hanno cominciato a insultarmi". "Dispiaciuto?", chiede la Fagnani. "Non me ne è fregato un cavolo - replica -, perché i tifosi si sentono padroni delle società, venissero a lavorare". Fin qui nulla di preoccupante, se non fosse che poi la conduttrice tira in ballo la politica. 

 

 

"Sono sessantottino e andavo a fare le guerre a Battipaglia quando lei non era ancora nata", afferma con la padrona di casa che rincara la dose: "Ha detto ‘ci vorrebbe uno come Salvini’, poi ha sostenuto la Raggi, Berlusconi". Risultato? Una sfuriata: "Lei sta dicendo un po' di ca***te, non so se gliel’ha dette qualcuno". "L’ha dette lei", ribatte la Fagnani. Ma lui spiega di non aver "mai cambiato idea, poi dopo il muro di Berlino è finita quell’idea che c’avevo io: quindi ora sono meloncino, stimo Meloni perché per me è un talento naturale". Polemica chiusa.

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