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Al Bano Carrisi, lo schiaffo: "Qatar? Se sei ospite, rispetti le regole"

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Al Bano Carrisi in difesa del Qatar, o meglio, delle sue leggi. Il cantante ha commentato la rappresaglia dei giocatori impegnati nei Mondiali di Calcio contro le regole vigenti in Arabia Saudita. In particolare quelle sui diritti della comunità Lgbtq+. La FIFA infatti ha vietato ai calciatori di indossare la fascia "OneLove". Nulla di cui sorprendersi per l'artista che, intervistato dall'Adnkronos, ha commentato: "La FIFA ha fatto bene a non permettere di indossare la fascia. Quando si va in casa di altri bisogna rispettare le regole di quella casa. Se vai in un Paese ed esistono regole ancestrali, anche se non le condivide le devi rispettate perché sei ospite a casa loro. Questo ci deve far capire quanto siamo fortunati a vivere in Italia".

 

 

E ancora: "Bisogna nascere in quel paesi per capirne la mentalità - ha ammesso il cantante - questo ci serva di lezione perché non bisogna mai dimenticare quanto siamo fortunati a vivere in Italia, nonostante tutto. Io ragiono da uomo fortunato perché sono nato in un paese dove la libertà sfocia spesso nel libertinaggio - ha proseguito ironico - e questo non è una cosa positiva". 

 

 

Proprio in queste ore un altro Paese sta facendo parlare a riguardo. La Russia ha approvato la legge contro la propaganda Lgbt. "Lo fa come forma di difesa contro la Nato - ha tuonato - non dimentichiamoci che Putin era un grande amante di tutto ciò che è Occidente e lo stavano premiando con il Nobel per la pace". Sempre la pace è la parola chiave per uscire dal conflitto. "Bisogna agire attraverso la diplomazia - ha concluso - basta con le guerre. Bisogna lottare con la forza delle parole, non con quella delle armi. Ci vorrebbe una legge mondiale che dica: 'da ora in poi 'no war'". 

 

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