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Selvaggia Lucarelli, bordata sulla Fagnani: "Le faccine e poi lei..."

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Selvaggia Lucarelli è diretta e non usa giri di parole o perifrasi: "A Belve io non ci vado". Parole chiarissime di cui vi abbiamo dato conto nei giorni scorsi che hanno aperto una polemica tra la conduttrice del programma di Rai Due, Francesca Fagnani e la stessa Lucarelli. Ma in un'intervista a Davide Maggio la Lucarelli spiega in modo chiaro i motivi del suo "rifiuto": "Vuole vincere nel senso che sono interviste che illuminano più lei che l’intervistato, tutto qui. Il perdere è non avere nulla da guadagnarci, nel mio caso. Io faccio la giornalista, non amo molto parlare attraverso gli altri, ho la possibilità di dire tutto quello che voglio con i miei strumenti diretti. E comunque mi sono giustificata più volte per non essere andata da lei che per non aver battezzato mio figlio, non ho ben capito perché!".

 

 

Poi la stessa Lucarelli ha aggiunto: "Non ho voluto farmi intervistare anche dal bravo Cattelan e da molti altri, ma nessuno me ne chiede conto, comincio a pensare che Belve sia una specie di leva obbligatoria. Sono obiettore di coscienza!".

 

 

E a chi le chiede se la mancata partecipazione è dovuta a qualcosa da nascondere, la Lucarelli risponde in modo chiaro: "Se dai potenziali intervistati è vissuto come un atto di coraggio è un problema, perché vuol dire che l’intervista è percepita -appunto- come un’imboscata. Un conto è la domanda scomoda, il mettere anche sotto torchio su un determinato tema, un conto è che questo diventi l’unica cifra di chi intervista, con sottolineature feroci dopo la risposta, lo sguardo sarcastico sulla cartellina e faccette allusive. È una cifra che funziona per chi intervista, meno per chi viene intervistato perché non c’è ascolto, ma provocazione. Può essere divertente eh, non fraintendermi, però ne devi avere voglia, non coraggio. Mi sono spiegata?". 

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