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Il domatore dello zoo vuol cacciare Letizia

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Campagna di Radio 105 anti-Moratti. Marco Mazzoli: «Mi candido»

Albina Perri
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Alle prossime elezioni, il sindaco Letizia Moratti, oltre ai soliti candidati che si presenteranno per tentare di sfilarle il posto di primo cittadino, avrà anche un altro osso duro contro cui combattere: Marco Mazzoli, professione deejay, che si è detto pronto già a darle battaglia sfidando l'attuale inquilino di Palazzo Marino. Dalla sua, Mazzoli, oltre che lo spirito, la verve e certamente la simpatia riconosciutagli dai tanti ascoltatori, ha un asso nella manica non indifferente: il microfono e “Lo Zoo di 105”. Un format da lui inventato nel ormai lontano '99 e che, stando ai più recenti dati Audiradio, è attualmente uno dei programmi radiofonici più ascoltati d'Italia. Lo “Zoo”, per i meno informati, va in onda su Radio 105 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14 fino alle 16. E l'irriverente trasmissione - nota fra i fedelissimi per le numerose parodie e gli “sfottò” nei confronti di personaggi pubblici e diverse trasmissioni tv e radiofoniche - negli ultimi tempi ha cominciato una vera e propria campagna contro la “scimmietta Lo “Zoo”, per i meno informati, va in onda su Radio 105 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14 fino alle 16. E l'irriverente trasmissione - nota fra i fedelissimi per le numerose parodie e gli “sfottò” nei confronti di personaggi pubblici e diverse trasmissioni tv e radiofoniche - negli ultimi tempi ha cominciato una vera e propria campagna contro la “scimmietta”. Così appunto i deejay dello Zoo chiamano il sindaco di Milano, Letizia Moratti. «La mia - racconta Mazzoli - non è una campagna contro la Moratti. Semplicemente io e i miei colleghi abbiamo deciso di denunciare le cose che non vanno in città. Che sono veramente troppe. Si è iniziato quasi per gioco, ma poi abbiamo visto che la gente era dalla nostra: i nostri problemi sono quelli che anche i milanesi avvertono. Il nomigliolo “scimmietta”? Non ci trovo nulla di male, anzi. I primati sono bellissimi animali, non capisco perché mai il sindaco dovrebbe risentirsi». Contattata da “Libero”, intanto, il sindaco ha preferito non commentare. In radio l'ha già annunciato nelle scorse settimane, ma chissà se poi Mazzoli passerà dalle parole ai fatti. E se, nel 2011, ha intenzione di candidarsi a sindaco. «Certo, una volta detto, lo farò - precisa - Anzi, mi sto già organizzando con degli ascoltatori: presto inizieremo a raccogliere le firme in alcune zone della città. Farò, insomma, tutte le cose in piena regola. Del resto non vedo perché non possa candidarmi e non vedo perché la gente non dovrebbe votarmi, tanto pagliacci per pagliacci! E poi ho già sostenitori sia a Milano sia fuori città». Insomma, pare proprio che almeno su Milano - la città in cui vive e lavora da anni - il famoso deejay non abbia voglia di scherzare. Ma, anzi, abbia intenzioni bellicose visto che qualcuno ci svela che ha già pronto anche il nome della lista e il programma elettorale. «Corrisponde a verità: per la lista le opzioni rimaste sono poche - aggiunge - Sceglieremo quella che piace di più agli ascoltatori: quella più gettonata finora è un po' forte, ma è anche quella che fa capire chi sono realmente». È possibile avere qualche anticipazione sul programma? «Beh, per ora posso dire - afferma - che sarà molto snello, avrà solo una quindicina di punti». Quali i più significativi? «Semplicemente vorrei trasformare questa città, in un posto vivibile. Insomma, il contrario di quello che è oggi. Quindi, una volta eletto, per prima cosa eliminerei l'odiato Ecopass e venderò tutte le telecamere al Grande Fratello. Recupererò la Darsena, rendendola uno dei quartieri più carini della città con locali e ristorantini sul modello di Montecarlo». Una dei punti irrinunciabili del programma targato Mazzoli sarà inoltre una lotta “senza quartiere” nei confronti di chi sporca la città. «Bisogna punire duramente chi imbratta i muri e sporca: voglio che gli venga data una pena fino a due anni. Periodo in cui il trasgressore, meglio il maleducato, sarà impegnato anche a ripulire ciò che lui stesso ha sporcato». Ma nella Milano vista con gli occhi del deejay c'è aria di rivoluzione anche sul versante sicurezza: «Con me i vigili la smetteranno di fare solo multe e torneranno ad occuparsi dei milanesi e dei loro problemi. Di quelli veri. Infine, anche se non riguarda la sicurezza, tengo a dire che con me tutte le auto blu sparirebbero. Tutti, sindaco compreso, si sposterebbero solo coi mezzi pubblici o, volendo, a piedi. Ecco la mia ricetta contro l'inquinamento. Una ricetta che parte dall'alto. Ossia dal primo cittadino che deve dare l'esempio». (di Benedetta Vitetta)

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