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Le Iene, Belen rompe il silenzio sull'addio di Mammucari

Roberto Tortora
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Ha fatto molto discutere (e c’è ancora un alone di mistero) il divorzio tra Teo Mammucari e Le Iene. Il conduttore romano, infatti, non è più alla guida del programma di Italia 1 dalla puntata del 23 Gennaio. Il motivo sarebbe legato ad uno screzio pesante con il patron Davide Parenti e che sembrerebbe scaturito da un commento inopportuno ad un video condiviso sui social. La rottura non si è sanata, anzi, anche nella puntata del 31 Gennaio ha fatto rumore l’assenza di Mammucari in studio. Mediaset, in tal senso, aveva già messo in chiaro le cose con un comunicato in cui annuncia che il conduttore sarà destinato ad altri progetti su Italia 1 e che il suo posto viene preso dal comico Max Angioni. Comasco, classe 1990, è uscito alla ribalta nel 2021 grazie al talent Italia’s Got Talent, su  Sky1,  in cui arriva secondo.


In apertura dell’ultima puntata Belen Rodriguez, altra conduttrice del programma, ha voluto dedicare un pensiero al suo ormai ex-compagno di viaggio: “Salutiamo il nostro amico Teo Mammucari, anche se non lo vedete qui al nostro fianco rimane un professionista che ha fatto grande la storia di questo programma. Gli mandiamo un grande abbraccio e un arrivederci”. Si è unita all’argentina anche Nathan Kiboba, maschera ironica de Le Iene, che ha risolto il tutto con una battuta autoironica: “Non c’è più il conduttore bianco, c’è il conduttore nero”.

Parole sincere, quelle della Rodriguez, che per sua stessa ammissione ha condotto non in perfette condizioni fisiche, ma che ha voluto ugualmente dedicare un pensiero a Mammucari, con il quale condivide professionalmente anche l’esperienza a “Tu Si Que Vales”, ma che, al di fuori del lavoro, lo considera un sincero amico. Mammucari, dal canto suo, ha apprezzato il pensiero della showgirl e l’ha espresso attraverso un ringraziamento social, su Instagram.

Bocche cucite, invece, tra le parti in causa del litigio. O quasi, visto che Davide Parenti, ideatore de Le Iene, con il quotidiano torinese La Stampa si è lasciato andare ad un laconico commento: “Non voglio nuocere a nessuno e sto zitto”. Non un segnale di distensione, anzi, la rottura è destinata, pare, a non potersi più ricomporre.

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