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Fedez, "il certificato medico": la conferma di un dramma privato

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Un certificato medico. Così Fedez, malato, non ha testimoniato al processo bis per la strage dell'8 dicembre 2018 davanti al "Lanterna Azzurra Clubbing" di Corinaldo, in cui prima di un concerto di Sfera Ebbasta morirono sei persone, di cui 5 giovanissimi fan. L'artista milanese ha inviato un certificato medico e per lui si tratta della seconda assenza: la volta scorsa aveva rappresentato un legittimo impedimento (era impegnato nella registrazione di un programma televisivo, ndr), come Sfera Ebbasta, anche lui chiamato dalla procura di Ancona a testimoniare. Il processo bis, in corso al tribunale di Ancona, affronta le presunte irregolarità relative al rilascio ai gestori del locale delle autorizzazioni per lo svolgimento di spettacoli aperti al pubblico e dei sistemi di sicurezza. 

 

 

 

Il certificato medico di Fedez arriva nelle stesse ore incuti il rapper, marito di Chiara Ferragni, ha rotto il silenzio dopo ore di pesantissime indiscrezioni sul suo conto. "Sto attraversando un periodo per cui preferisco stare il più possibile lontano dai sociale - ha scritto su Instagram -. In questa decisione non c’entra il rapporto con mia moglie. Che anzi ringrazio per il costante supporto. A presto". In mattinata, Fabrizio Corona aveva insinuato che la Ferragni fosse intenzionata a chiedere il divorzio e che Fedez fosse psicologicamente a terra, addirittura "depresso". 

 

 

 

Il procedimento riguarda i componenti della commissione di vigilanza del comune di Corinaldo, tra i quali l'ex sindaco che la presiedeva, e uno dei soci della società che gestiva il "Lanterna Azzurra Clubbing", dove la sera tra il 7 e l'8 dicembre 2018, una banda composta da 8 giovani modenesi (6 condannati in via definitiva, uno morto prima del processo e un altro in attesa del procedimento a suo carico, ndr) era intenta a compiere piccoli furti e rapine, utilizzando uno spray al peperoncino. Quando l'aria all'interno del locale divenne irrespirabile, si scateno' un fuggi-fuggi verso una delle porte di sicurezza, davanti alla quale morirono 5 adolescenti e una giovane mamma, travolti dalla calca e dal crollo di una balaustra arrugginita. 

 

 

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