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Mina, "i soldi, le tasse, dove e come vive". La confessione del figlio

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Come Lady Gaga, ma con 30 anni di anticipo. Massimiliano Pani, figlio 60enne di Mina, così descrive l'illustre madre. Una leggenda della canzone italiana e mondiale, che ha conquistato colleghe come Liza Minnelli e la stessa Miss Germanotta (il vero nome di Lady Gaga). E che all'apice del successo, nell'agosto 1978, ha deciso di non esibirsi più dal vivo e, di fatto, di sparire dalla scena pubblica. Una scelta di forza sconvolgente: da allora la tigre di Cremona ha continuato a cantare e ammaliare il pubblico e i cantanti più giovani (Un briciolo di allegria, il suo duetto con Blanco uscito pochi giorni fa, è in cima alle classifiche), continuando ad alimentare il suo misterioso mito. 

 

 

 

Le domande che da 40 anni a questa parte accompagnano la vita di Mina, al secolo Anna Maria Mazzini, sono sempre le stesse: com'è oggi? Cosa fa? Dove vive? E Pani ha dato risposte non scontate. Descrive la madre come una artista inimitabile: "In assoluto la personalità più affascinante in cui mi sia mai imbattuto. Papà diceva: ho lavorato con tutti i grandissimi ma di fuoriclasse ne ho conosciuti solo due, Carmelo Bene e Mina". Resta un fenomeno assoluto di modernità, e questo per la sua capacità di "vedere le cose in anticipo", come per esempio la collaborazione con Blanco. "Eppure non ha social e sono 45 anni che non fa concerti e non dà interviste. È agli antipodi delle leggi della comunicazione mainstream. Abbiamo fatto un’indagine di mercato: il suo pubblico va dai 20 ai 35 anni, persone che non l’hanno mai vista dal vivo. Pagano le scelte fatte con coraggio, libertà e coerenza: la gente la segue per questo".

 

 

 

Da anni Mina, che oggi ha 43 anni, si è rifugiata in Svizzera. Non solo per una questione di tasse, ma per riconquistare una quotidianità impossibile in Italia: "Siamo venuti a Lugano perché voleva mandare noi figli alla scuola pubblica: a Roma o Milano non sarebbe stato possibile. La polemica sulle tasse è assurda. Negli Anni 70 le tasse in Italia non le pagava nessuno. Mina è andata in Svizzera per poterle pagare, perché aveva bisogno di sentirsi una persona normale. Chi dice il contrario non ha capito nulla di mia madre". A pesare nella sua scelta di lasciare le scene e i concerti, la consapevolezza di un cambio epocale e culturale: "Quando ha capito che la tv di qualità eccelsa che faceva stava cambiando. Impossibile mantenere quel livello qualitativo. La Emi le rescinde il contratto? E allora Mina fonda con il padre Giacomo (Mino) una sua etichetta di famiglia, la Pdu, e si concentra solo ed esclusivamente sul produrre dischi come e quando vuole lei. E comincia il lavoro di distruzione della sua immagine. Vent’anni prima di Madonna e trenta prima di Lady Gaga, si traveste: diventa scimmia, culturista, donna barbuta, papera. Ribalta le leggi dell’industria e va avanti imperterrita per la sua strada, con tutti i rischi che una scelta così controcorrente comporta. Prima che per la voce, Mina ha vinto per la sua intelligenza". "Mamma - conclude Massimiliano Pani al Corsera - ha fatto le sue scelte in coscienza e follia, senza cedere alle lusinghe dell’ego, dell’ambiente e del pensare comune. Non ama i vestiti né i gioielli, non è un’accumulatrice di oggetti: a Lugano vive nello stesso appartamento dal ’77. La verità è che Mina non è una cantante, è un’intellettuale. Ha rinunciato a tutto, anche a una montagna di soldi, con una serenità che tutt’oggi le invidio".

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