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Sabina Guzzanti umiliata da Moana Pozzi: "Mi guardò e..."

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In quasi 60 anni di censure Sabina Guzzanti ne ha subite. "Prima apparizione televisiva, 1987, Proffimamente non stop, programma di Enzo Trapani su Rai 1. Compaio io vestita da suora. Segata subito, immediatamente", ripercorre la comica prima di arrivare a Matrioska, programma di Antonio Ricci dove venne nuovamente silurata. "Io mi ero messa l’animo in pace quando Antonio Ricci mi chiamò per far parte del gruppo. Italia 1, seconda serata, c’era Moana Pozzi... A un certo punto apparve nuda. Era bellissima. Io un giorno mi avvicinai per parlarle, così, tanto per fare conversazione, e lei mi guardò dall’alto in basso come si guarda una nullità. Poi se ne andò senza dire una parola". E Ricci? "Era geniale, sapeva - e sa - fare la televisione. Negli anni ci siamo scontrati più volte, io ho criticato il suo Striscia La Notizia, gli ho detto che per me non era satira. Però le sue capacità sono fuori discussione".

 

 

E ora, dopo vent'anni di lontananza dalla Rai, la Guzzanti non esclude nulla. "Non è una questione di Rai o non Rai - tiene però a precisare sulle colonne del Corriere della Sera -. Io voglio andare là dove mi fanno dire quello che penso, ma senza estremismi da nessuna delle due parti. Io, come vede, sono una persona mite, ragionevole, non sono una che si impunta. Ma mi dà fastidio quando la censura viene definita 'linea editoriale'. Tutto qui". Ed ecco perché ha scelto La7. "Il gruppo di Zoro funziona e ha trovato un equilibrio - spiega - perché alle spalle ha anni di lavoro assieme, di affiatamento. Un programma comico non può resistere se non si crea quella relazione fertile tra i componenti. Oggi si pensa a tutto fuorché a far crescere un gruppo".



 

Nata in una famiglia dove la satira e la comicità sono tutto, Sabina non è però indifferente di fronte alle emozioni. L'ultima volta che ha pianto? "Quando Elly Schlein è stata eletta segretaria del Pd. Perché pensavo di dover morire senza vedere una donna in quel posto". E chissà allora cosa avrà fatto quando Giorgia Meloni è stata nominata presidente del Consiglio...

 

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