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Antonello Venditti, terrore per il dobermann di Pappalardo: "Quasi una mano staccata"

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Una lunga e intima intervista quella concessa da Adriano Pappalardo al Corriere della Sera. Un'intervista in cui il cantante ha parlato della sua carriera e soprattutto delle sue amicizie nella musica. Come quella con Lucio Battisti. Parlando del loro primo incontro, avvenuto nel 1970, ha raccontato che è successo durante un provino a Milano con Claudio Fabi: "Lui mi accoglie e dice 'Lucio non lo chiamo sennò si arrabbia'. Si mette al pianoforte. 'Cantami Yesterday alla tua maniera'. Attacco. A metà brano la porta si spalanca e sbuca un capoccione di ricci con il foulard alla gola. Battisti". 

 

 

 

Poi, parlando di Venditti, ha detto: "Antonello è uno dei due amici veri nella musica. Tempo fa l’ho incontrato a via Cola di Rienzo, lui a piedi io in auto, dietro c’era il dobermann di mia moglie, che gli si è lanciato addosso. 'Ahò, a momenti me stacca ‘na mano'". Pappalardo, inoltre, ha ricordato anche l'incontro con Renato Zero: "A una presentazione per la stampa arrivò questo tizio vestito di pizzo, lo guardavano tutti ridendo. Mi si avvicinò al trucco. 'Ciao, mi chiamo Renato, sono un tuo ammiratore facciamo una foto insieme?'". 

 

 

 

Sul fronte della vita privata, invece, il cantante - che è l'ex suocero di Selvaggia Lucarelli - ha raccontato: "Quando mio figlio mi annunciò che si sposava, gli ho detto: 'Io non metto il dito'. I primi due anni tutto bene, poi c’è stato qualche scontro, ma ora le voglio un gran bene, è la madre di mio nipote Leon, guai a chi me la tocca'". Infine, rispondendo alla domanda sulla sua assenza dalla tv, ha detto: "Non mi piace più, ci sono solo reality e altre putta***e".

 

 

 

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