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Calenda umilia Cacciari, "dove lo vorrei vedere": gelo a In Onda

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A In Onda, gli stakanovisti del talk televisivi, si inventano anche il botta e risposta a distanza. Nell'accalorato salottino di La7, Luca Telese e Marianna Aprile invitano Carlo Calenda, il leader di Azione che pochi giorni prima era stato sbertucciato allegramente da Massimo Cacciari. “Ridicolo parlare di Terzo polo – aveva esordito il professore, in collegamento -. Uno (Matteo Renzi, ndr) ha fatto politica sul serio e sul serio si è suicidato. L'altro (Calenda) ha cercato di fare politica accasandosi un giorno con Montezemolo, poi con Monti, poi con il Pd dell'uno e il Pd dell'altro. Renzi al 40% ci è arrivato, si tratta di due personalità incomparabili”.

 

 

 

Quando la palla passa a Calenda, volano stracci. “Io conosco Cacciari dall'epoca in cui lui cercava di fare una cosa con Montezemolo e Casini, non credo in tutti questi anni di averlo mai sentito dire qualcosa di positivo su qualcuno. Credo sia la sua prassi, ma una volta disse una cosa giusta: non vado d'accordo nemmeno con me stesso”.
 

 

"Cacciari? Non lo vorrei da nessuna parte": guarda il video di Calenda a In Onda
 

 

“Non posso prendere sul serio quello che dice, gli ho sentito dire di tutto – prosegue Calenda, senza l'ombra di un sorriso -: predicare la discesa in campo di Monti e poi definirlo un incapace, celebrare il Movimento 5 Stelle come fenomeno di rottura fondamentale e poi dire che sono degli incapaci. Cacciari è fatto così, è un dato folkloristico”. “Non lo vorrebbe nel Terzo polo?”, lo stuzzica Telese. “Non lo vorrei da nessuna parte, è molto noioso. Lo vorrei in libreria”. Dove però i libri di Cacciari non si trovano. D'altronde, ricorda sempre Calenda, era stato proprio il filosofo a confidargli: “Io mica scrivo per farmi leggere”.

 

 

 

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