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Cremaschi, frase choc in diretta: "Lei si assume la responsabilità"

Claudio Brigliadori
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La pausa di Ferragosto non ha fatto benissimo a Giorgio Cremaschi. A La7 torna L’aria che tira Estate, condotta da Francesco Magnani, e torna anche l’ex sindacalista rosso, oggi esponente di Potere al popolo. La regia manda in onda un servizio sulle vacanze degli italiani, divisi tra chi può togliersi ogni sfizio a suon di migliaia di euro e chi, invece, è costretto a rinunciare alle ferie. A chi gli parla di «odio sociale», Cremaschi replica sprezzante: «Questa dell’odio sociale è una sciocchezza».

Ohibò, che abbia cambiato idea? Gli basta un secondo per chiarire come la pensa: «Magari ce ne fosse di più di odio sociale dei poveri contro i ricchi, ce n’è ancora troppo poco in questo Paese». In studio è un susseguirsi di sbuffate, proteste a mezza bocca, scuotimenti di capo. Sono tutti sconcertati, e lo stesso Magnani, irrigidito, puntualizza: «Si assume il peso di queste responsabilità».

 

Saggio a dissociarsi, ma non serve perché Cremaschi è una locomotiva, per dirla alla Guccini. «Ho visto gente che spende 50mila euro in una sera a Porto Cervo, i ricchi ci sono e i soldi ci sono». Per fortuna non si scende nei particolari e nessuno chiede a Cremaschi cosa farebbe con quei ricchi, a proposito di odio sociale. L’ex sindacalista però sa cosa farebbe dei balneari: «Sono contrario all’idea delle aste al posto delle concessioni, le multinazionali fanno peggio e l’abbiamo visto. Bisogna restaurare l’intervento pubblico e i concessionari devono pagare le tasse in proporzione a quello che guadagnano. Qualcuno mi dirà che è roba da Unione sovietica». Già, ma non è la cosa peggiore ascoltata in trasmissione. 

 

 

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