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Ilaria D'Amico manda in tilt la sinistra: "A 50 anni posso dirlo, cosa vedo nella Meloni"

Ilaria D'Amico

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Ilaria D’Amico compie oggi 30 agosto cinquant'anni e fa un primo bilancio in una intervista a Il Corriere della Sera: "Mi pare di aver capito che Gigi Buffon stia organizzando una serie di celebrazioni a sorpresa con amici e parenti... io faccio finta di non sapere nulla, ma sia io che lui siamo un po’ pasticcioni e ci facciamo beccare". La giornalista parla anche della sua carriera: "Mai avrei pensato di iniziare una carriera nel giornalismo. Invece dopo la Rai è arrivata Sky, un’altra azienda dove ho imparato moltissimo: se devo fare un bilancio, questi 26 anni di lavoro sono stati un susseguirsi di incontri che mi hanno lasciato un sacco di cose belle". 

 

 

Il suo ultimo programma, però, Che c’è di nuovo, su Rai 2, è stato chiuso prima del tempo. "È stato scioccante", spiega la D'Amico. "Ero intenzionata a vivermi un anno di stacco per dedicarmi alla mia famigliona e invece sono stata cercata e con una certa insistenza dalla Rai, in particolare da Mario Orfeo. Tutti dicono di non andare mai in Rai quando un governo è traballante ma mai avrei pensato di ritrovarmi ad essere Paperino, specie dopo tutte le rassicurazioni avute. Mi era stato detto che sarei andata in una sera affollata come il giovedì e per questo avrei avuto tutto il tempo per far crescere il programma. Un mese dopo, Orfeo litiga con l’ad e cambia ruolo, e poi cade il governo. Lì, in Rai, non è che Meloni alza il telefono e dice metti questo o quello, ma parte una sorta di stallo militare e succede a prescindere dagli schieramenti in carica. Improvvisamente, eravamo vissuti come intrusi, senza il minimo pudore o rispetto per me come professionista".

E ancora, aggiunge la giornalista: "Dopo la prima puntata avevo ricevuto i complimenti dall’editore per le inchieste. Alla terza ci dicono 'abbiamo ricevuto pressioni, dobbiamo chiudere'. Attenzione, se avessi fatto il 9% di share non lo avrebbero chiuso mai, lo so. Serviva tempo: settimana dopo settimana i numeri erano saliti, anche a costo di snaturare il programma per fare più ascolti. Cosa che ho fatto per non lasciare a casa a stagione iniziata il mio gruppo di lavoro. Le promesse andavano mantenute, specie perché erano stati loro a cercare me. Invece c’è stata solo sciatteria e bisogno di liberare spazi. Non ho mai pensato di impostare la mia carriera su un apprezzamento di matrice politica. Sono veramente scioccata per come sono stata trattata: mi sono sentita in trappola".

 

 

Per quanto riguarda la politica, confessa la D'Amico, "a 50 anni mi godo la mia libertà d’espressione, sia che si tratti di destra o sinistra. Apprezzavo Draghi e apprezzo anche Meloni ma come animale politico: veniva nei miei talk ma non ho mai preso un caffè con lei. Non apprezzo invece l’80 per cento del mondo che le gira attorno, penso non sia alla sua altezza. Ma lei mi suscita simpatia, intanto perché è una donna: nelle sue occhiaie a volte scorgo la fatica di tenere assieme tutti i pezzi, per lei che è anche una mamma".

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