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In Onda, Ginevra Bompiani: "Lo Stato per la destra? Come poliziotti armati"

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Ginevra Bompiani a In Onda è un fiume in piena. Nel corso del dibattito nel talk show di La7 condotto da Marianna Aprile e Luca Telese, la scrittrice critica in modo aspro i provvedimenti che il governo si appresta a varare per contenere la delinquenza giovanile dopo i fatti di Caivano. La Bompiani attacca a testa bassa e davanti a Italo Bocchino mette nel mirino l'esecutivo di centrodestra che a suo dire ha un modo di agire "fortemente repressivo".

Il governo ha deciso di mettere al centro del Cdm misure concrete come ad esempio un inasprimento delle pene e delle sanzioni per i minorenni che si macchiano di reati gravi come lo spaccio e lo stupro. Su questo punto la Bompiani non è d'accordo: "Lo stupro non si può mettere sullo stesso piano dello spaccio. È un reato minore".

 

 

Parole gravissime che hanno immediatamente fatto saltare sulla sedia Bocchino. Ma la Bompiani non si è fermata, anzi ha rincarato la dose: "Lo stato deve presentarsi con le istituzioni non con la polizia. La destra concepisce lo Stato solo come i poliziotti che arrivano armati, questo non è lo Stato, lo Stato sono le istituzioni. A un ragazzo di quattordici anni bisogna cambiargli la testa non spaccargliela". 

 

 

 

 

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