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Da Ema Stokholma a Claudio Amendola, vip in fuga dai tatuaggi: "Non fateli"

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Ema Stokholma pentita. Se gli italiani vanno pazzi per i tatuaggi (una ricerca parla del il 48 per cento della popolazione), la conduttrice radiofonica è pronta a cancellarli. "Nascondono il corpo, vi consiglio di non farli", sono state le sue parole. E come lei sono in tanti a voler eliminare i propri tatuaggi: la capolista è Milano, con 6.720 ricerche all’anno per cancellare un tatuaggio. Seguono Roma e Torino.

I consigli della Stokholma però non vanno di pari passo con quelli di Claudio Amendola. È lui a riferire al Messaggero che concepisce "il corpo come una tela per raccontarsi". Per questo "non mi sono pentito di nessun altro disegno inciso sul mio corpo". Ma cosa si tatuano più volentieri le persone?

 

 

Stando a uno studio di Preply che ha passato a setaccio la presenza dei tattoo sui social e nelle ricerche online, si scopre che la maggior parte delle scelte ricade sui nomi, con oltre 298mila hashtag su Instagram e oltre 2.6 milioni di ricerche l’anno su Google. Insomma, tatuaggi che hanno un legame affettivo. Ma c'è anche una classifica sulle lingue predilette. Al primo posto - prosegue il quotidiano - ecco il giapponese, complice l’essenziale eleganza dei suoi tratti grafici (231.240 ricerche su Google ogni anno). Segue il cinese e, al terzo posto, l’arabo. 

 

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