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Reazione a catena, "a colpi di c***o. Anche Liorni": valanga di fango

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Nella serata dell'ennesimo trionfo di Marco Liorni e di Reazione a catena, tutti i commenti (quelli velenosi, ovviamente) sono per le povere Amiche in onda. Le tre ragazze si sono confermate campionesse del quiz preserale di Rai 1, ma non riscuotono grande favore tra i telespettatori che seguono la trasmissione in tempo reale su X, il social ex Twitter.

Partiamo dai numeri: Reazione a catena, che andrà in onda fino a dicembre per poi cedere il testimone a L'Eredità (da quest'anno non più in mano a Flavio Insinna, ma a Pino Insegno), lunedì sera ha nuovamente superato la soglia psicologica dei 4 milioni, assestandosi a 4 milioni e 202mila spettatori per uno share mostruoso del 27,94 per cento. Impietoso il confronto con la concorrenza di Canale 5: il buon Gerry Scotti, con Caduta Libera, si è dovuto accontentare del 16,71% e di 2,355 milioni di spettatori, 10 punti e un  milione in meno.

 

 

 

Il trend vede la Rai vincere su Mediaset in tutte le fasce "serali", dal pomeriggio al preserale, dall'access prime time al prime time, segno dunque che non è un problema di questo o quel programma ma di palinsesto generale. E c'è chi, sui social, fa una osservazione interessante: "Per Caduta Libera il vero problema è stato creare disaffezione. Non puoi mandare in onda per mesi interi repliche su repliche, intervallate da due settimane di inediti e poi di nuovo repliche. A me personalmente piaceva molto ma Reazione a catena ha saputo fidelizzare".

I commenti dei più, come detto, si soffermano però sulle performance delle Amiche in onda. Sempre vincenti ma - è l'accusa - grazie a catene finali semplici e per giunta senza riuscire a portarsi a casa montepremi più ricchi ed alla loro portata. Insomma, "scarse" ma "fortunate". "Le Amiche in onda sono finora l’unica squadra a portare per ben due volte il montepremi intatto all’ultima parola in questa edizione di Reazione a catena. La loro media di punti all’intesa vincente nelle prime quattro puntate è di 14.2, appena sotto il record di 15 dei Rompicapo", fa notare un telespettatore particolarmente attento. 

 

 


 

Altri si soffermano però su una battuta (innocente) del conduttore Liorni, che commentando la prova delle tre signore parla di "un pizzico di fortuna": "Anche Liorni non sa più cosa dire", recita un tweet particolarmente malizioso, ma non isolato. "Anche stasera l'ultimo gioco 'abbastanza' facile", si legge. Altri esagerano adombrando addirittura lo spettro del sessismo "al contrario": "Arrivano le donne e le catene diventano elementari. Ricordo i grandi campioni (Tre di denari e Dai e dai) sempre penalizzati da catene impossibili e spesso incomprensibili". "Hanno 'indovinato' TRE PAROLE abbinandone solo una! MAI VISTO NELLA STORIA DI QUESTO GIOCO", sottolinea un altro telespettatore. 

E ancora: "Avanti così, a colpi di cVlo!". Censura aggirata, non il senso. Qualcuno irride le capacità delle campionesse: "Ecco subito il montepremi dimezzato alla prima minima difficoltá. Con le catene dei Dai e Dai sarebbero arrivate ogni sera con 5 euro". Gran finale, si fa per dire, con il commento che riassume tutte le (folli, manco a dirlo) teorie del complotto che spopolano anche sui quiz in tv (e Insinna a L'Eredità ne sa qualcosa): "Ma sono cambiati gli autori delle paroli finali, le campionesse sono raccomandate o dovete regalare i soldi?
Perché sono diventate ridicolmente facili... Va bene così per carità ma trovo irrispettoso per chi ha provato a vincere prima".

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