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Veronica Gentili a Le Iene? Quelle voci: nelle sacre stanze di Davide Parenti...

Marco Rocchi
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Veronica Gentili irrompe alle Iene e con la sua professionalità e il piglio da cronista, l’aria cazzuta e la bellezza, senza ipocrisia, utile a tutte le donne (e non solo a loro), assolutamente piacevole in televisione. In una parola: il volto e lo stile di un programma che da un quarto di secolo sa come prendersi il suo spazio e raramente sbaglia mira. Risultato: quasi il 7% di share alla prima puntata. 

Le Belve della Fagnani, primo e più diretto dirimpettaio su RaiDue, riportate dal 10% a un più mite 6,3% di share con un milione di ascoltatori in meno, hanno accusato il colpo. Spettatori che evidentemente hanno preferito una belva in particolare: la neo-iena Veronica Gentili, geniale riscoperta di Davide Parenti, rapita dalla comfort zone di Rete4, con il suo Controcorrente che l’aveva resa volto rassicurante dei fine settimana degli italiani più affezionati all’approfondimento tout court che ora, invece, hanno modo di seguirla nella lunga prima serata di Italia Uno, canale abitualmente pressoché fuori dai radar dell’audience che conta e che, solo grazie alle Iene e a questa nuova formula, se possibile ancor più ibrida, torna a sollevare il capo e a farsi vedere tra le televisioni che contano.

ULTERIORE RIVOLUZIONE
Praticamente una rivoluzione ulteriore, forse più nascosta, ma assolutamente sintomatica di quello che vuole essere la grande rivoluzione in atto a Mediaset. Un cambio di paradigma vero e proprio. Nell’immagine come nella comunicazione. E Veronica Gentili, classe 1982 e anche un diploma da attrice d’accademia da sfruttare a suo vantaggio, questo modello lo rappresenta alla perfezione.

 

Matteo Salvini, apprezzato protagonista di un luminosissimo faccia a faccia con la Berlinguer su Rete4 (proprio in contemporanea col programma di Italia Uno), un po’ bersagliato sulla ormai arcinota vicenda dello spot Esselunga ha detto: «Non ci sono più le iene di una volta». E magari, proprio su questo sbaglia. Perché in quasi venticinque anni la vera capacità delle Iene di Italia Uno è stata esattamente quella di cambiare molte pelli, non perdendo mai il loro colore.

Nero elegantissimo e spietato. Completo giacca e cravatta per i maschietti, come il bravo Max Angioni che gigioneggia, mandando baci a Belen, mentre la nuova Iena Gentili a metà puntata, tra il fulmine a ciel sereno e il memorandum su un dovere d’ufficio da espletare, alla soubrette argentina manda i saluti.

Rassicurando poi il collega briccone: «Tanto vedrai che tornerà a trovarci». Chissà quando, chissà come. Nelle segrete stanze di Davide Parenti, regista, autore, padre-padrone del programma del resto, tutto è davvero possibile. E il suo mondo lo ripaga fidandosi di lui. Gli spettatori anche. Così dopo una fine estate in cui Veronica ha fatto la promozione della trasmissione, pure lei in divisa giacca e cravatta, martedì sera per la prima serata si è concessa un abito smanicato a scapole scoperte, a voler rivelare, oltre tutto il resto (come detto) anche una sensualità non esibita ma ben viva. Linguaggio del corpo notoriamente più efficace di mille parole.

 

ANCHE INVIATA
Poi, però, trattandosi di televisione, le parole e le storie non sono mancate. Veronica Gentili, peraltro, la vedremo anche nel ruolo di inviata. Perché se una regola c’è, in questa nuova Mediaset, oltre alla sobrietà trash free, è quella di essere il più possibile versatili. E capaci di tenere il pubblico ancorato. Non è un caso che, a due volti giornalistici di punta, come la Buonamici spedita al GF e la Gentili alle Iene sia stata chiesta questa dote tanto particolare quanto apprezzata. E Veronica ha già iniziato a sfruttarla. Mostrando tutta la sua prontezza. Fino a ritrovarsi buttata da subito nel mezzo di un agone musicale. 

Sulle note portafortuna di Italodisco, presenti Stash e i suoi The Kolors. Un altro artista, o meglio gruppo, rivelazione e simbolo di questo strano 2023 in cui tutto può cambiare e molto è davvero cambiato sul piccolo schermo. Così tra vincitori, fuochi fatui e false partenze, se qualcuno pensava di poter inserire nella lista anche Le Iene, sbagliava di grosso. Le Iene resistono, vincono e, notoriamente, portano bene. Con Veronica Gentili anche meglio.

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