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Nicola Kidman, l'assurda rivelazione di Woody Allen: "Chi ci ha provato con lei"

Lorenzo Cafarchio
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Pronti sul ciglio della sala da pranzo ci apprestiamo a far entrare il Natale. Ma c’è chi parla di astinenza, di purificazione addirittura appare il Libro delle diete di Friedrich Nietzsche. No, non scomodate Google, niente maremagnum o telefonata compulsiva al vostro libraio di fiducia. Il testo è frutto della mente di Woody Allen. Il premiatissimo, accrescitivo d’obbligo per non sfigurare nella scrittura, regista - parliamo di quattro Oscar e un Leone d’Oro alla carriera- è tornato nelle librerie italiane con Pura anarchia (176 pp., 18 euro) edito da La nave di Teseo nella collana Oceani. Ora riavvolgiamo il nastro. Siamo a pagina 153, foglio destro, la messa in scena prende il nome del capitolo Così mangiò Zarathustra. Potrebbe essere il menù di una cortesia per ospiti, firmata dal filosofo Sossio Giametta, e invece è un pantagruelico espediente narrativo. Perché, in fondo, lo sappiamo «niente più della scoperta di un inedito di un grande pensatore riesce a mandare in fibrillazione la comunità degli intellettuali».

Dove tutto è fitness, nulla è fitness e allora la gigantesca domanda che ci pone la filosofia attuale diventa «se la vita è priva di significato, come la mettiamo con la pastina a forma di alfabeto?». Un mio compagno delle medie una volta citò una massima di Woody Allen che ruotava attorno al concetto di lettura veloce. Diceva che era in grado, come il regista, di leggere Guerra e pace in poco più di venti minuti. Dovevo a quel punto chiedergli di che parlava, aspettava solo quel momento. «Di Russia», mi rispose.

 

 

 

SCHOPENHAUER A TAVOLA
All’epoca di Woody conoscevo solo lo sceriffo, ora anche Harrelson, ma i gusti letterari sono cresciuti, come l’appetito, trovandoci seduti al tavolo di Allen. Bon ton quindi e se per «Schopenhauer, la catastrofe non era tanto il mangiare quanto il masticare rumorosamente» necessitiamo, a questo punto, della dieta completa. «Prima colazione: succo d’arancia, 2 fette di bacon, profiteroles, cozze gratinate, toast e tisana. Pranzo: 1 piatto di spaghetti pomodoro e basilico, pane bianco, purè di patate e sacher torte. Cena: bistecca o salsicce, crocchette di patate, aragosta alla Termidoro e gelato con panna o torta Saint Honoré».

Ma se con la morte di Dio tutto è permesso, all’ultima cena hanno scelto un servizio catering differente. Il conto. «L’uomo è l’unico essere vivente che non lascia mancia al cameriere». Mister Pink che non ci crede, non in Dio ma nelle mance, approverebbe. Nella traduzione di Carlo Prosperi incontriamo figure retoriche, iperboli, prosopopee, reticenze, sineddochi e metafore. Ma soprattutto il Colpo di scena al processo Disney. Gli azionisti hanno intentato causa alla Walt Disney in merito alla buonuscita versata al presidente dimissionario Michael Ovitz. Entra in aula un teste d’eccellenza: Topolino. Le rivelazioni sono scottanti. Daffy Duck? «Ho smesso di frequentare Daffy da quanto è entrato a far parte di Scientology». Pippo e il rapporto speciale con Mr. Ovitz? C’è stato un momento in cui i due divennero più intimi, quando l’ex presidente rimase vicino a Pippo dopo che venne “arrestato a Malibu”.

Ma come? Problemi di droga «era dipendente dal Percodan». L’avvocato incalza: «Da quanto tempo?». Topolino lapidario: «Pippo cominciò ad assumere antidolorifici dopo un incidente in un cartone animato. Si era fatto male alla schiena paracadutandosi dall’Empire State Building». Manco fosse Phil Anselmo. Bugs Bunny voleva le sue stock options, mentre Paperino a una festa si ubriacò pesantemente fino a provarci con Nicole Kidman che all’epoca era ancora sposata con Tom Cruise. Purtroppo, Paperino «assumeva Prozac da anni» e nel mentre «vedeva di nascosto la ragazza di Porky». Però tornò assieme a Paperina «concordando di essere una coppia aperta», tutto è bene quel che finisce bene. Arriva anche Pinocchio, ma “il resto è storia” e la deposizione finisce.

 

 

 

FINZIONE E REALTÀ
Sono decine i testi contenuti nel volume. Storie surreali, dove la finzione è più vera della realtà o era il contrario? In Glory Glory Hallelujah, venduta! il The Guardian, nell’agosto 2005, parla di una base d’asta sul sito eBay in cui vengono cedute, in cambio di danaro, preghiere su misura. Moe Bottomfeeder (in italiano sciacallo/avvoltoio) è il nostro uomo che indirizza alla scrittura Hamish Specter protagonista in cerca di autore o forse, semplicemente, di una benedizione. Tra orazioni per facilitare i parti, devozioni inviate a indirizzi sbagliati arriva il momento di una preghiera dove invocare «quel bilocale con cucina abitabile tra Park Avenue e la Settanduesima». Cifra modica della raccomandazione mille e duecento dollari. Minacce annesse da parte degli acquirenti in caso di non funzionamento dell’intercessione eppure, a distanza di tempo, le «rotule sono ancora intatte». Pura, purissima- ancora accrescitivo - anarchia nella penna sfrenata di Woody Allen, mentre in sala scorre la sua ultima pellicola Un colpo di fortuna - Coup de Chance, che ricorda il sollievo di «sapere, finalmente, che l’universo non è più un mistero. Cominciavo a pensare di essere io, il problema». 

 

 

 

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