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Nichi Vendola, raffica di insulti in radio a Meloni, destra e governo: "Pericolosa"

Roberto Tortora
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Vi ricordate di Nichi Vendola, ex-governatore della Puglia dal 2005 fino al 2015? L’attuale presidente nazionale di Sinistra italiana torna a far parlare di sé grazie alla sua ospitata a “Un Giorno da Pecora”, il talk radiofonico di approfondimento politico e sociale di Radio1, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Nel corso dell’intervista ne ha dette tante, sparando a zero contro l’attuale governo. Si comincia dalle elezioni in Abruzzo, che seguono quelle appena concluse in Sardegna: “L’Abruzzo non merita di essere una colonia romana, non è un fortino della destra. La partita per il centrosinistra è molto aperta, Marsilio è un incrocio tra Truzzu e Solinas. Tutta la famiglia Addams, ovvero il governo Meloni – continua Vendola con prese in giro pesanti - è in Abruzzo per la campagna elettorale. Chi potrebbe essere il personaggio di Mano? Valditara”. E lo zio Fester (chiedono da studio, ndr)? “Diciamo che potrebbe essere il ministro degli Interni Piantedosi”, ha aggiunto il politico di Terlizzi.

Continuando, poi, nel suo je accuse al governo, con toni sarcastici, Vendola dice: “Io ho una narrazione, quelli di destra no… Ditemi, Donzelli che narrazione ha?”. Gelo in studio e né Lauro né Cucciari commentano. Quanto a un suo ritorno nelle postazioni di vertice, Vendola frena: “Non mi candido alle europee, me lo chiedono in tanti in giro per l’Italia ma io non farò nulla finché la verità non incontrerà la giustizia per quanto riguarda la mia vicenda legale. Finché non verrò assolto non mi ricandiderò a nulla”. Ricordiamo, infatti, che Vendola è in attesa del processo d’Appello, dopo la sentenza di primo grado della Corte d’assise di Taranto che lo ha condannato a 3 anni e 6 mesi per concussione aggravata in concorso, nel processo Ambiente.

 

 


In merito a quest’ultima vicenda, Vendola si scaglia anche contro Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde: “Spero che un giorno, quando questa vicenda sarà conclusa, Angelo Bonelli possa chiedermi scusa. Comunque, con lui già ci salutiamo e parliamo”. Infine, su una possibile coalizione di sinistra PD-M5S, l’ex-governatore pugliese dà la sua versione: “Campo largo? A me piace l’idea di una grande alleanza contro una destra pericolosa, negazionista con la crisi climatica e le epidemia. Si può stare insieme con tutti quelli che sentono il rischio della deriva autoritaria. La difesa della democrazia si può fare con la convergenza più larga”. Meno accondiscendente, infine, con Carlo Calenda, leader di Azione: “Lui è un performer con un grande successo, più di critica che di pubblico. Esagerando un po’, dico che bisogna andare all’irruenza di un personaggio come Carmelo Bene”.

 

 

 

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