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Cruciani contro Mary: "Lei non è una vera povera, non merita il reddito di cittadinanza"

Roberto Tortora
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Beppe Grillo è intervenuto ad un convegno all’Eurocamera ed ha rilanciato il concetto del reddito universale, queste le sue parole: “L’intelligenza artificiale farà una selezione sul lavoro, ci saranno milioni di disoccupati, ma non lo sa ancora nessuno cosa accadrà. E in quel lasso di tempo ci vuole un reddito per tutti, ma cosa stiamo aspettando? L’IA tramuterà il senso del tempo, tramuterà il tempo geologico in un tempo tecnologico”.

È giusto allora dare un sostegno economico ai cittadini, a prescindere dal lavoro? Se ne discute a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Paolo Del Debbio.

 

 

 

Tra gli ospiti in studio c’è Giuseppe Cruciani che, non entrando troppo nel merito, fa però un distinguo tra le persone veramente in difficoltà e quelle che, invece, non avrebbero bisogno di sussidi, come una delle altre ospiti in collegamento da Napoli, la signora Mary precettrice del reddito di cittadinanza: “L'unica cosa che so è che lei non è una vera povera, non è una persona che ha bisogno di soldi per campare, non ha bisogno di soldi per mangiare. Il vero aiuto va dato alle persone che hanno bisogno per davvero e la signora Mary qui collegata non è tra quelle”.

 

 

 

A ruota di Cruciani e ancor più nello specifico, Susanna Ceccardi della Lega stronca totalmente il reddito di cittadinanza: “Queste persone continuano a essere aiutate e, anzi, il sostegno a queste persone in difficoltà è aumentato rispetto a quello che era il reddito di cittadinanza. Non solo è ingiusto economicamente, perché il reddito di cittadinanza ci è costato 34 miliardi, ma è ingiusto moralmente".

 

 

 

"La nostra Repubblica è fondata sul lavoro - ricorda ancora la Ceccardi -, è il lavoro che rende veramente dignitosa l'esistenza di un uomo, è il lavoro che contribuisce al progresso materiale e spirituale della nostra società e lo dicevano i nostri padri costituenti, che non erano pericolosi estremisti di destra. Quindi su questo principio, che è un principio costituzionale, il reddito di cittadinanza per chi può lavorare è immorale”.

 

 

 

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