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Concertone, sul palco la trans Elisa: "Discriminati a lavoro e costi per la transizione eccessivi"

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Sul palco del Concertone del primo maggio c'è stato spazio anche per le cause delle persone trans. Gli Ex Otago hanno infatti portato sul palco insieme a loro Elisa Casaleggio, una loro amica transessuale. Prima che la band cominciasse a cantare, ha letto un monologo sulla sua condizione e quella di chi condivide il suo stesso percorso: "Io con la mia pelle ho sempre avuto un pessimo rapporto. Sono cresciuta in una società che non mi ha mai detto che potevo essere trans e poi, quando ho scoperto che era possibile, mi ha fatta sentire sbagliata, da guarire e obbligata ad aderire a degli standard per essere accettata". 

Elisa ha quindi citato alcuni studi secondo cui le persone transgender fanno più fatica a trovare un lavoro: "Noi persone trans siamo state anche bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi e le parole per raccontarsi se non quelle stigmatizzanti. Secondo alcune ricerche le persone trans sono le persone con un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quelle cis, un dato che si aggiunge ai costi proibitivi per accedere al percorso di transizione considerato un capriccio".

 

 

Emblematico poi per la donna trans il caso di Cloe Bianco, la professoressa transgender di Marcon, provincia di Venezia, che nel giugno scorso si era tolta la vita dopo essere stata allontanata dal posto di lavoro a causa del coming out: "Cloe ha subito discriminazioni e marginalizzazione fino a togliersi la vita dandosi fuoco". Il monologo è stato impostato con diversi riferimenti alla canzone "La nostra pelle" degli Ex Otago, non ultimo quello con cui ha chiuso il suo monologo: "La nostra pelle, come quella di chiunque altro, ha un valore inestimabile e la nostra esistenza è rivoluzione. Qualunque pelle abiti tu non tradirti mai". 

 

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