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Massimo Giannini: "Agenti da me in hotel alle 4 di mattina, c'è una regia". E Bocchino lo stronca

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Scontro tra Italo Bocchino e Massimo Giannini a Otto e Mezzo. Al centro del dibattito, sul finire di trasmissione c'è l’episodio dei tre cronisti identificati e portato in questura in occasione di un blitz di Ultima Generazione.

Su quanto accaduto è intervenuto con una nota il Dipartimento della pubblica sicurezza con riferimento all’episodio dei tre cronisti identificati e portato in questura in occasione di un blitz di Ultima Generazione: "A Roma e nel resto del territorio nazionale non è mai stata data una direttiva operativa che preveda l’identificazione di giornalisti e operatori dell’informazione in occasione di manifestazioni pubbliche. Singoli episodi che hanno portato all’identificazione sono avvenuti in contesti dove la qualifica di giornalista non era stata dichiarata o dimostrata. Trattasi in ogni caso di circostanze che non sono riconducibili a nuove modalità operative".

Ma Giannini parla di "orbanizzazione" e di fatto attacca il governo usando anche una vicenda personale: "Mi è stata notificata una querela alle 4 del mattino. Mi è stato detto 'è la prassi'. Ma questo si fa per i narcotrafficanti, c'è una regia dietro questo fatto come quella che c'era per il loggionista della Scala". Bocchino lo interrompe e chiude i giochi: "Ma che dici?! Siamo in democrazia, a limite questa è una fesseria di due agenti, nulla di più". 
 

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