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Ornella Vanoni, la confessione più intima: "Il sesso femminile è una tragedia"

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Un racconto a tutto tondo, quello a cui si è concessa Ornella Vanoni in una lunga intervista al Corriere della Sera, intervista firmata da Aldo Cazzullo e che piove in occasione del nuovo singolo dell'artista meneghina che sta per uscire, Perduto. Dall'alto dei suoi 90 anni, la Vanoni non si ferma mai (presto anche il ritorno in tv, a Che tempo che fa di Fabio Fazio su Nove).

Nell'intervista, in cui spazia dal pubblico al privato, si parla anche di politica: la cantante stronca Elly Schlein, un giudizio tranchant e senza appello, mentre riconosce meriti maggiori a Giorgia Meloni, pur affermando che a suo giudizio la squadra di governo non sarebbe all'altezza. La sintesi dell'artista? "Ridateci Craxi e Andreotti!".

Dunque gli amori: l'ex marito che, confessa, non ha mai amato. La passione incontenibile con Giorgio Strehler e la fine della loro storia per i "tanti vizi" di lui, cocaina compresa. Poi Gino Paoli: "Quando si sparò andai da lui di notte. Era in camera iperbarica e rideva come un matto", ricorda. Quando le chiedono per chi si fosse sparato, risponde secca: "Chiedetelo a lui...".

 

E ancora, Ornella Vanoni afferma di voler decidere quando andarsene. E quando le fanno notare che in Italia non esiste l'eutanasia risponde sostenendo che "si trova sempre un modo". Ma non solo. C'è un'altra confessione molto intima, privata. Quando Cazzullo le chiede se si è mai innamorata di una donna, senza troppi tentennamenti, risponde: "Sì. Ma non mi piace il sesso femminile. Una tragedia". Pura Ornella Vanoni...

 

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