Piero Pelù pro-referendum. Il cantante, in occasione di un'iniziativa promossa dalla Cgil a Firenze, si è prodotto nel suo personalissimo appello: "Siamo qui perché ci crediamo ancora in quella cosa che si chiama referendum - ha scandito dal palco dopo aver cantato -. Naturalmente ognuno è libero di votare quel che c***o gli pare, ma ci deve andare in un momento in cui lo sfascio generale della democrazia in Italia, ogni giorno viene fatta a pezzi, andare a far sentire la nostra voce attraverso un voto al referendum è fondamentale".
E ancora, attaccando direttamente il presidente del Senato Ignazio La Russa: "C'è un altro punto. Se uno che ha i busti di Mussolini in casa e mi dice di non andare al voto, io ci vado a votare i referendum, c***o ! Eccome se ci vado!". Pelù ha poi estratto una bandiera della Palestina annunciando che l'appenderà da domani sulla finestra di casa sua.
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Mezzo mondo della musica italiana lascia X per protestare contro Elon Musk? E Jovanotti impartisce una lezione alla sini...D'altronde le posizioni del rocker sono ormai note. Solo qualche mese fa Pelù andava accusando il governo di essere "di ultra destra ma si sforza inutilmente di negare qualsiasi similitudine col fascismo di Mussolini (quello dell’olio di ricino, degli oppositori confinati e ammazzati, quello del colonialismo assassino, delle leggi razziali, della guerra insieme a Hitler che fece 40 milioni di morti… ricordiamolo), però poi mena e arresta chi manifesta disarmato per la pace, per i diritti alla casa, per il lavoro sicuro e garantito, per lo studio, per la sanità pubblica e attacca la libertà di stampa e l’indipendenza dalla magistratura".
#Referendum, l’appello di Piero Pelù al Concertone di Firenze: “Andate a votare” pic.twitter.com/kBuaEp9FZD
— CGIL Toscana (@cgiltoscana) May 20, 2025