Quello di Lucio Corsi è un successo inarrestabile e meritatissimo. Dopo il secondo posto al Festival di Sanremo, il quinto clamoroso piazzamento all’Eurovision, grazie alla hit Volevo essere un duro, le sue date sono esaurite ovunque. L’ultimo sold out al concerto a Musicastelle: tutti i biglietti andati a ruba in pochi minuti. L’ultimo pezzo, Situazione complicata, sta andando forte. Lui non è un novellino, è un artista fatto e finito che viene da anni di palchi e gavetta. Avete notato che al suo fianco c’è un buffo tizio con i capelli che sembrano copiati ai fratelli Gallagher degli Oasis, ma con più gel?
È Tommaso. Il collaboratore che cita sempre, con cui prende tutte le decisioni importanti, il suo braccio destro fidatissimo che si porta anche sul palco. Una figura misteriosa di cui oggi sappiamo qualcosa di più. Sembra sbucato all’improvviso, ma Ottomano è in giro da un pezzo.
AUTODIDATTA
È un regista, un compositore e musicista autodidatta. Firma i pezzi di Corsi, tutti geniali, particolari, ispirati. Ha lavorato e lavora con marchi di moda e design a spot pubblicitari (Prada, Missoni, Gucci, Versace, Dior, Armani, Bugari). Ha scritto e diretto videoclip per Jovanotti, Chiello, i Måneskin, Baustelle, Corsi. Lucio e Tommaso sono maremmani entrambi, Tommaso è di Porto Ercole. Tommaso Ottomano si racconterà durante la 61esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, da ieri e fino a sabato 21 giugno, dove sarà ospite e protagonista di una sezione dedicata ai video musicali Tommaso Sabatini è il vero nome. Ma si è ribattezzato Ottomano perché il vero cognome a suo dire è brutto. «Non so bene che cosa sono, forse un compositore. Alcuni dicono artista, ma a me la parola non piace», dice a Rolling Stone, che lo definisce “artista totale”. «Da piccolo ero l’unico che suonava e quindi il più bravo. Ho iniziato a fare le foto ed ero il miglior fotografo, ho iniziato a girare video ed ero il regista più figo. A Milano ho capito che il mondo era diverso». Porto Ercole allo stesso tempo «mi dava libertà e mi ostacolava. Avevo voglia di uscire da qualcosa che mi opprimeva. Porto Ercole è bello eh, due mesi l’anno».
Con Lucio collabora da quindici anni ai testi. Per loro andare all’Eurovision è stato come una fuga a Disneyland, qualcosa di compleramente lontano dalla propria natura, ma divertente Ora è famoso, riconoscibile. «Lucio subisce questa cosa in modo del tutto diverso da me. Io sono nel mezzo, alla fine mi piace, mi gasa che ci sia un rapporto di stima e di scambio con le persone, anche se sono uno che per fidarsi ha bisogno di tempo. Ma quando fai una cosa non la fai solo per te, l’arte è di tutti. Condividere è la base».
Intanto è iniziato il tour di Lucio Corsi: 28 date - prodotte da Magellano Concerti nei principali festival estivi che comprendono anche gli imperdibili appuntamenti “Ippodromi 2025” a Roma e Milano (21 giugno al Rock in Roma, Ippodromo delle Capannelle e 7 settembre al Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro). Dopo il successo del “Club Tour 2025”, che ha registrato il tutto esaurito lo scorso aprile, l’artista torna ora alla sua cara dimensione live. A seguito della prima data (giovedì scorso a Mestre col tutto esaurito) e dello show di ieri sera a Saint Nicolas (in provincia di Aosta), dove ha fatto il sold out, “Estate 2025” proseguirà il 17 giugno dall’Arena in Fiera di Cagliari, il 25 giugno al Sequoie Music Park di Bologna, il 27 giugno al Trento Live Fest di Trento, il 28 giugno all’Altraonda Festival di Genova. Ultima data, come detto, il 7 settembre al Milano Summer Festival. E Tommaso sarà sempre al suo fianco.