Cremonini gongola: è il vero erede di Dalla

di Leonardo Iannaccivenerdì 20 giugno 2025
Cremonini gongola: è il vero erede di Dalla
3' di lettura

Cesare è tornato a casa, nello stadio dove gioca il suo Bologna, non distante dai quei colli che percorreva con la 50 Special ai tempi dei Lunapop. Il tour 2025 di Cremona fa tappa per due sere a Bologna: ieri la prima, stasera la replica. Lui pare tornato un bambino: «Lo stadio Dall’Ara ha un significato speciale per me, da ragazzino vedevo le magie di Baggio e ora, anche se lui non gioca più, amo seguire il mio Bologna. Esserci per questi concerti ha un valore profondo. È la prima volta che un artista nato e cresciuto qui porta due show consecutivi sold-out allo stadio e queste serate nelle quali dopo lo show dormirò a casa mia, da dove ammiro San Luca ogni mattina e la vedo incendiarsi ogni sera al tramonto, sono un abbraccio che tiene stretti tutti quanti i miei giorni e i miei ricordi, le mie speranze e i miei sogni». I sogni di un bambino nato e cresciuto con la musica e la filosofia cantautoriale che lo fanno considerare a buon diritto, per cifra stilistica, creatività, originalità e gusto melodico, il successore di Lucio Dalla, il grande artista scomparso l’1 marzo del 2012.
 

EMBLEMA
Cesare aveva Dalla come emblema musicale e il paragone è tutt’altro che blasfemo per l’artista che, a 45 anni, una bella età di mezzo per chi fa musica, sta mostrando davvero di saperci fare. Da lassù Lucino sarebbe orgoglioso del suo successore. Le emozioni sono molto bolognesi per un altro dettaglio: allo stadio va in scena un incontro speciale con Luca Carboni, l’amico che Cesare ha voluto con sé durante l’avventura dell’ultimo album Alaska e con il quale duetta nella canzone simbolo della sua città, quella dedicata a San Luca, la basilica che osserva Bologna dall’alto del Colle della Guardia. Il brano ha rappresentato una rinascita per Carboni dopo i mesi di enorme sofferenza per una forma di tumore ai polmoni che l’ha fatto tremare.«Quando Luca entra in una stanza, quella stanza non ha più pareti. Diventa colline, alberi in fiore, finestre, case, cortili di strade infinite», ha detto Cremonini.

Ne ha quindi ben donde ad emozionarsi il nuovo Dalla perché dopo le date a San Siro che hanno raccolto 100.000 persone in uno show visionario, una vera e propria opera artistica che si muove con fluidità tra registri romantici, personali, energici, rock, e le due serate di Bologna, il viaggio proseguirà a Napoli (24 giugno), Messina (28), Bari (3 e 4 luglio), Padova (8), Torino (12) e Roma (17 e 18). Trattandosi di un tour biennale, Cremonini pensa anche al prossimo anno quando calcherà i palchi del Circo Massimo romano (6 giugno 2026), all’ippodromo di Milano (10) dell’autodromo di Imola (13) e di Firenze (17).

Novità di ieri, poi, Cremonini sbarca pure nel motomondiale: nel weekend del Mugello che inizia oggi il team VR46 correrà con una livrea speciale. L’amicizia fraterna tra Cesare e Valentino Rossi ha dato vita aun progetto inedito: una colorazione ispirata alle atmosfere boreali dell’album Alaska caratterizzerà le Ducati di Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli. Un omaggio originale alle sonorità e ai brani che Cremonini propone a Bologna, “luogo apice del tour” come ha detto lui stesso: molti estratti dall’ultimo disco, appunto, come Ora che non ho più te e San Luca, oltre a classici come Mondo, Poetica, 50 Special e Marmellata #25. In tutto lo show comprende 26 canzoni con il sipario che cala su Un giorno migliore, brano del vecchio millennio. Quando il piccolo Cesare sognava di diventare il Lucio Dalla del nuovo millennio. Il bello è che si sta riuscendo.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Spettacoli