Cosa ci fa Brad Pitt all’inseguimento di Lewis Hamilton? E su quella Formula 1 strana, dal nome che non abbiamo mai sentito? A 61 anni il celebre attore americano che non ha perso neppure un grammo del suo appeal, si è dato davvero all’automobilismo oppure è tutto frutto della IA?
No, è tutto vero. Il celebre attore, premio Oscar per C’era una volta Hollywood, è la star di F1: Il Film, diretto da Joseph Kosinski, lo stesso regista dello spettacolare Top gun: Maverick. Arrivato in questi giorni nelle sale cinematografiche, proprio mentre in Austria, sul circuito della Red Bull, è cominciato il weekend dell’undicesimo appuntamento stagionale della Formula 1, la pellicola promette incassi stellari.
Sul film, il cui titolo è piuttosto banale a pensarci bene, il nostro giudizio è triplice: negativo per quanto riguarda la storia, buono per gli effetti speciali usati quando sono state girate le sequenze delle gare, da condannare quando personaggi reali del Circus (da Hamilton a Leclerc, da Vasseur ad Alonso, da Toto Wolff a Russell) fanno se stessi con recitazioni al limite della denuncia. Bene ha fatto Max Verstappen a negare la propria immagine.La sinossi è quanto di più scontato possa esserci: dopo essersi ritirato dalle corse a seguito di un grave incidente, l’attempato pilota Sonny Hayes (Brad Pitt) decide di tornare in Formula 1 accettando l’offerta della sgangherata scuderia APXGP. Lo aiuta il titolare del team, e amico, Ruben Cervantes (Javier Bardem). Però il giovane e spavaldo compagno di squadra Joshua Pearce (Damson Idris) gli fa subito la guerra e la tensione è alta nel box della APXGP. C’è pure una bellona di mezzo che si innamora di Sonny in una trama che sa di già visto e con un finale che non sveleremo. Durante i 156 minuti del film, girato in larga parte su circuiti reali della Formula 1, si vedono facce conosciute del Circus e l’atmosfera è sostanzialmente veritiera. Situazioni limite ricordano episodi celebri del passato, come l’incidente con il fuoco che rimanda a Nick Lauda sul Nurburgring nel 1976. E così i rapporti tesi in pista.
Lewis Hamilton è stato coinvolto nella produzione e nella realizzazione del Blockbuster. Liberty Media ha messo a disposizione mezzi, strutture e quant’altro. Ma quello che resta nella mente quando si esce dalla sala non è la confezione ma solo la ricostruzione delle corse, le riprese altamente tecnologiche, le scene emozionanti e adrenaliniche che fanno sembrarlo lo spettatore un tutt’uno con la storia. Per presentare meglio la storia, Pitt ha provato una McLaren sul circuito di Austin. Non è stato reso noto il tempo finale. Meglio così.