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LUCA WARD A “CIAO MASCHIO”: ‘’ERO POVERISSIMO, HO LAVORATO PER NON MORIRE DI FAME’’

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venerdì 31 ottobre 2025
LUCA WARD A “CIAO MASCHIO”: ‘’ERO POVERISSIMO, HO LAVORATO PER NON MORIRE DI FAME’’

2' di lettura

«Io ho perso mio padre a 13 anni, che era la colonna portante della famiglia. Da lì siamo sprofondati nella povertà più assoluta… noi non avevamo proprio da cucinare nulla, non c’erano soldi.» 
Così Luca Ward si confida a Ciao Maschio, ospite di Nunzia De Girolamo, nella puntata in onda sabato alle 17.05 su Rai 1. 

Seduto di fronte a Nunzia, Ward ripercorre una pagina durissima della sua infanzia: la perdita improvvisa del padre e la lotta quotidiana per sopravvivere.
«Mia mamma, quando è morto mio padre, mise sul tavolo 5.000 lire. E basta. Sono sceso in strada e ho chiesto lavoro ad una ditta di traslochi... Il giorno dopo ero un facchino.» 

Nunzia ascolta con empatia e chiede: «Quando dici povertà, è miseria vera?» Ward non ha esitazioni: «No, miseria. Spesso si andava a fare la questua, cercavi le 50 lire, le 60 lire… perfino 10 lire, per comprare la pasta.» 

Poi racconta con emozione uno degli episodi che hanno segnato la sua crescita: «Quando venivano a staccare la luce… un tecnico arrivò e trovò mia madre in silenzio. Mi portò con sé, mi fece vedere come rimettere il cavo. Mi disse: “Quando me ne vado, stringi la vite”. Ho fatto anche il fuorilegge, se vogliamo.» 

Davanti alla De Girolamo, Luca rievoca anche l’immagine più potente di suo padre: «Una volta venne il droghiere con uno scatolone di cibo. Non voleva lasciarlo perché c'era un conto da saldare. Mio padre lo pregò per mezz’ora. Alla fine lo convinse… Poi si mise alla scrivania e lo vidi piangere. La prima volta nella mia vita.»  «Come si fa a dimenticare quelle lacrime?» chiede Nunzia. Ward risponde con voce ferma: «Non me le sono mai dimenticate.»