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Robbie Williams torna con "In and out of consciousness"

In 2 cd racchiude le canzoni più significative del poliedrico cantante e attore britannico

Leonardo Filomeno
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Quando annunciai l'uscita di Shame, che mentre scrivo risulta essere il brano più trasmesso dalle radio e dalle tv del Bel Paese, decisi di tenere da parte ogni notizia sui Take That. E proprio all'indomani del mio articolo, Williams, intervistato assieme all'amico Gary Barlow, dichiarò che sì, sarebbe tornato a cantare con i suoi amici, ma solo per un album e per la durata di un tour. Negli ultimi giorni, però, sembra che abbia maturato un'altra scelta, ossia quella voler rimanere per sempre con il suo storico gruppo. 

L'annuncio ha preceduto il lancio di In And Out Of Consciousness: Greatest Hits 1990 - 2010, in uscita su Emi il prossimo 12 ottobre, e con dentro le canzoni più significative del cantante e attore britannico. Da solista ma anche con i Take That (in Everything Changes) e al fianco di stars d'eccezione come Nicole Kidman o Kylie Minogue. Si parte con Shame, che rievoca non poco la pellicola Brokeback Mountain. Si continua con le canzoni della rinascita, Morning Sun su tutte, o la grintosa Bodies, dove c'ha messo lo zampino Trevor Horn. Spazio poi ad una carrellata di pezzi storici: Rudebox, Rock Dj, Feel, Somethin' Stupid e She's The One. Fino a Millenium ed Angels, che è stato definito il singolo più bello degli ultimi 25 anni. 

La sintesi musicale di 36 anni vissuti tra alti e bassi, 16 brit award vinti e 68 milioni di dischi venduti. Non è facile, soprattutto non è da tutti, avere così tanto successo. Un successo galvanizzante, che lo ha portato ad attraversare il periodo buio della depressione e della dipendenza da droghe ed alcool. Ma Robbie oggi sembra essere rinato. Si è sposato da poco con l'attrice Ayda Field, con la quale passa tantissimo tempo a letto, tanto che il papà di lui ha paragonato la coppia a John Lennon e Yoko Ono.

Sta poi per uscire con Progress, album registrato in gran segreto a New York lo scorso anno, con i citati Take That. La loro storia riparte dal singolo Flood. Chi produce è il connazionale Stuart Price, quello di "Confessions" di Madonna, quest'anno al lavoro anche con la citata Kylie Minogue. Un genio della dance che affianca la boy band per eccellenza e, assieme a David Guetta, fa procedere a gonfie vele il trend dei dj che producono le stelle del pop. Impossibile chiedere di più.

 

 

 

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