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Io e Te, "per me è una dittatura": Pierluigi Diaco, la scelta estrema dopo il vergognoso linciaggio

Francesco Fredella
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Adesso Pierluigi Diaco dice addio ai social. Tra pochi giorni su Instagram non ci sarà più il suo account. Il conduttore di Io e te, il programma in onda su Rai 1, lo annuncia con uno dei suoi ultimi post. “Manterrò solo Twitter”, scrive su Instagram. Nelle ultime settimane Diaco è stato oggetto di un vero linciaggio mediatico partito da qualcuno che ha voluto colpirlo. In modo spudorato. Prima la presunta lite con Alberto Matano in via Teulada (di cui non ci sono prove e testimoni) e poi le accuse più o meno velate di Giorgia Luzi. Ma sullo sfondo di tutto questo parlano i numeri: gli ascolti. Il suo programma, Io e te, raggiunge 1,3 milioni di spettatori in media ogni giorno sfiorando il 10% di share. Dati altissimi che lo posizionano in vetta agli ascolti della Rete ammiraglia dall’alba all’edizione del Tg1 delle 13.30. Forse a qualcuno, misterioso, questi numeri danno fastidio? Un bell’interrogativo. 

 

Intanto, Diaco all’Adnkronos dice:”Negli ultimi anni i media cosiddetti tradizionali, radio, tv e giornali si sono fatti dettare l'agenda di temi e argomenti da quella che io chiamo la dittatura social. Come fa ad essere più autorevole un account anonimo rispetto a un giornalista, scrittore, opinion leader che, prima di esprimere una opinione, si concede il naturale tempo del ragionamento, del silenzio e dello studio? Ho la sensazione che se questa sudditanza psicologica che i media tradizionali hanno nei confronti della dittatura social non finirà in tempi brevi. La cultura digitale, che ha di per sé un carattere a tratti disumano, si mangerà la cultura delle emozioni e quindi l'uomo, come diceva Maritain, nella sua centralità”, ha concluso Diaco.

 

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