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Grande Fratello Vip, Paolo Brosio cacciato: dal "gas di Auschwitz" ai "tamponi farsa", dopo 7 giorni un finale umiliante

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Una parentesi decisamente grottesca, quella di Paolo Brosio al Grande Fratello Vip: subito eliminato, nella puntata condotta da Alfonso Signorini su Canale 5 lunedì 9 novembre. Lui e Stefano Bettarini (squalificato per bestemmia) fuori a tempo record dal reality della rete ammiraglia Mediaset. Bocciatura clamorosa, però, per Brosio: il pubblico non lo ha apprezzato, affatto. Ma non solo: in una settimana nella casa, ha combinato di tutto. In primis è stato graziato dal GfVip per una frase un poco blasfema, per la quale fu al contrario eliminato Denis Dosio. Ma non solo, poi ha rivelato informazioni sul cambio di durata del reality e sui nuovi ingressi, si è comportato da negazionista del coronavirus mettendo in dubbio l'efficacia del tamponi, dunque le preghiere-show, urlate, tanto urlate che anche Signorini gli aveva intimato di piantarla. Ma non solo: Paolo Brosio ha fatto anche una terrificante battuta sul gas di Auschwitz, graziato anche in questo caso. "Pensavo fosse gas, tipo quello della verità, che cominci a raccontare tutto... come facevano i tedeschi ad Auschwitz", aveva detto a Elisabetta Gregoraci, commentando con una frase del tutto fuori contesto alcuni rumori che aveva sentito nella casa. E dopo tutto ciò, a cacciarlo, come detto, ci ha pensato il pubblico: soltanto il 3% dei votanti avrebbe voluto salvarlo. Un'umiliazione piuttosto inequivocabile.

 

 

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