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Dritto e Rovescio, ovazione per Giorgia Meloni da autori e tecnici: cosa è successo dietro le quinte da Paolo Del Debbio

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"Vuoi fare una festa il 12 giugno?". Giorgia Meloni deride i Cinque Stelle e dal dietro le quinte di Dritto e Rovescio parte un coro di applausi tra autori e tecnici. Succede nella puntata dell'11 febbraio su Rete Quattro. Ospite di Paolo Del Debbio l'unica leader all'opposizione. Ed ecco che ancora una volta non si smentisce. Irremovibile sulle sue posizioni.  "Ma cosa vuole da me, io non ho nulla a che fare con la Le Pen, sono Presidente dei conservatori europei. Io ho una identità ben definita in Europa", replica al conduttore. Tradotto - spiega il Tempo - della Le Pen chiedete a Matteo Salvini. La Meloni non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro a favore di un governo di unità nazionale: "Difficile far stare in natura ciò che in natura non ci può stare". Non a caso la numero uno di Fratelli d'Italia, vista la lista dei nuovi ministri, non ci è andata per il sottile.

 

 

"Le grandi aspettative degli italiani sull'ipotesi di un Governo dei "migliori", in risposta all'appello del Capo dello Stato per fare fronte alla drammatica situazione dell'Italia, si infrangono in un Esecutivo di compromesso che rispolvera buona parte dei Ministri di Conte", ha cinguettato più puntuale che mai. E ancora, sempre da Del Debbio: "Come posso ricostruire l'Italia insieme a coloro che l'hanno proditoriamente distrutta. Se una compagine viene lodata dagli avversari di sempre, qualcosa non funziona. Non sta facendo bene il suo lavoro".

 

 

FdI sarà dunque l'unico partito dall'altra parte della barricata. Ma a riguardo la Meloni non è affatto preoccupata: "È necessario farlo. Sarebbe un regime totalitario altrimenti. Dove tutti direbbero che va tutto bene, anche se non è così". 

 

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