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Giorgia Meloni, retroscena: apre all'astensione a Mario Draghi? "Forse scoprirà che siamo più fedeli noi di certi alleati"

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Quasi una ora di colloquio tra Mario Draghi e la coalizione di Fratelli d'Italia, guidata da Giorgia Meloni. Un buon segno per il premier incaricato, visto che il tempo per ogni delegazione dovrebbe essere di mezz'ora. Un colloquio fitto e pieno di scambi di idee: un confronto aperto tra Draghi e l'unico leader politico che da tempo annunciato di non voler entrare nella sua maggioranza. Ma uno spiraglio stavolta stavolta si può dire di essere stato creato. Fratelli d'Italia non  entrerà in maggioranza, ma sta valutando l'astensione. La leader di Fratelli d'Italia conferma il suo no, "anche se ci ha detto che ha cominciato a leggere il nostro programma, cosa che già lo differenzia da Conte". E su una possibile astensione dice di "aspettare il quadro completo". 

 

 

 

 

Una posizione meno belligerante che spiega anche il perché dell'ora di colloquio anziché mezzora. Che l'atmosfera sia serena lo fa capire anche il tweet di Guido Crosetto: "Draghi ha rapito Giorgia". "Gli abbiamo anticipato proposte e documenti. Ci ha detto che ha iniziato a leggerli e credo sia un cambio di passo rispetto al governo Conte" ha rivelato la Meloni. E ancora, ha aggiunto sibillina: "Magari il premier Draghi, su certi temi, scoprirà che noi di Fratelli d'Italia saremo più fedeli rispetto ad alcuni alleati che compongono la sua alleanza". Nessun riferimento preciso ma, come dire, chi ha orecchie per intendere... intenda.

 

 

Apprezzati anche alcuni punti del programma di Draghi, come l'allungamento dell'anno scolastico ("Non è una rivoluzione") o il cambio di passo sui vaccini ("Abbiamo un dossier sulla gestione Arcuri"). La Meloni però vuole essere chiara e non vuole cedere su certe posizioni e in serata, su Retequattro, ribadisce che, "io al governo non ci vado perché non sono certa che le ricette di Draghi siano vicine alle nostre", ed elenca le sue priorità: il fisco, lo stop "al metodo di limitare la libertà delle persone a colpi di Dpcm", l'abolizione del cashback e della lotteria degli scontrini. Sul Recovery plan annuncia comunque l'astensione: "Leggo che la Ue individua le spese proprie attraverso la plastic tax, colpendo aziende già in difficoltà chiedendo soldi prima di darli: io non sono d'accordo". Ma il filo del dialogo con Draghi è sbocciato,

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