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Otto e Mezzo, "non toccate palla". Travaglio bombarda il Pd, Enrico Letta sclera e sfregia Salvini: grottesca rissa dalla Gruber

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Sfida lessicale a colpi di battute, a Otto e Mezzo in onda su La7,  tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il segretario del Pd, Enrico Letta, sul governo guidato da Mario Draghi. "La Lega al governo è scesa di 6-7 punti. L'unico partito che è crollato, noi siamo cresciuti. E Salvini è stato costretto a fare abiura di tutte le sue posizioni anti-europee. Noi siamo invece riusciti a mettere dentro il Pnrr una clausola che impone la premialità all'occupazione femminile e giovanile. E' una bomba, ci sono cose assolutamente fondamentali, una vera e propria rivoluzione", così Letta replica alle critiche di Travaglio.

 

 

 

Secondo Letta il Pd conta tanto: “Dentro questo governo, che è europeista quanto lo è il Pd, noi ci sentiamo a casa nostra. Il centrodestra, peraltro, nei sondaggi è calato e questo vorrà dire qualcosa. È Salvini che ha abiurato tutti i suoi cavalli di battaglia e le sue bandiere. Oggi è diventato uno che sta lì dentro e infatti paga pegno nei sondaggi”.

 

 

Letta aveva risposto alle critiche di Travaglio sulla pochezza del Pd nelle scelte del governo Draghi: "Io credo che questo sia il governo di Draghi e dei padroni, per usare un termine vetusto. Il fatto di non aver analizzato con attenzione la ragione per cui non andasse bene il governo Conte Due, di cui il Pd era una parte importante, fa sottovalutare la grande restaurazione che è in corso. Ovvero la restaurazione dei ricchi e dei poteri forti, che stanno ottenendo tutto quello che avevano perso come potere e come influenza nei due precedenti governi. Il fatto che non si sia riusciti nemmeno a prorogare il blocco dei licenziamenti, né a inserire quella ‘tassettina’ proposta da Letta e vista come un abominio, e il fatto che tutti i consiglieri del governo vengano dall’ambiente del turbo-liberismo e della Confindustria la dicono lunga”, conclude.

 

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