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Il Pranzo è Servito, "fuori tempo e zero divertimento": per Flavio Insinna si mette male, chi lo bastona

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Alle 14 su Rai 1 non c’è più Serena Bortone con Oggi è un altro giorno, in pausa fino a settembre, ma c'è Flavio Insinna con Il Pranzo è Servito, ideato per Canale 5 negli anni 80 da Corrado. "Un esordio timido e rispettoso di un gigante della televisione italiana, nei confronti del quale Insinna – e fa bene – si mostra quasi in difetto", scrive Davide Maggio, citando poi le prime frasi di Insinna in diretta al debutto della trasmissione: “Potevamo cominciare solo così, con un omaggio sincero, carico di affetto per un uomo straordinario, per Corrado, che c’ha regalato tantissime perle, tra queste Il Pranzo è Servito. Proviamo a giocare timidamente, con grande pudore, ed entrare nel magico mondo del Pranzo è Servito”, ha spiegato Insinna.

 

 

 

"Musicale fedele all’originale, scenografia molto simile a quella del passato, risultando però alla vista decisamente fastidiosa (e brutta), e una gara tra concorrenti che di fatto mantiene – con una inevitabile rivisitazione – il medesimo meccanismo, a cominciare dall’elemento cardine della ruota (con tanto di simbolo della catena di discount che sponsorizza il programma), che quando sembra fermarsi su una casella, torna immediatamente a quella precedente", continua Maggio.

 

 

 

"Il Pranzo è Servito così com’è, simile al passato, è un gioco che non diverte e non coinvolge. E se hai un format vecchio, rigido e, tanto per restare in tema, un tantino sciapo, la conduzione diventa un elemento importante per sparigliare un po’ le carte. E, invece, Insinna risulta troppo ossequioso e poco brioso", spiega Maggio. "Il Pranzo è Servito è fuori tempo, non solo per l’assenza di ritmo, e forse anche collocato nella fascia oraria sbagliata: se proprio andava riproposto, lo slot di E’ Sempre Mezzogiorno avrebbe forse alleggerito il tutto e reso meno indigesto un “Pranzo” eccessivamente pesante", conclude il giornalista la sua severa critica.

 

 

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