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Otto e Mezzo, ossessione-Salvini dalla Gruber: "Lucano una vendetta dopo Morisi?", un messaggio pesantissimo

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“Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere”. Questo tweet controverso di Matteo Salvini sulla sentenza riguardante Mimmo Lucano è stato ovviamente citato nel corso di Otto e Mezzo, dove Lilli Gruber ha affrontato la questione con i suoi ospiti. “Per Salvini sembra quasi essere una specie di rivincita dopo il caso di Luca Morisi”, ha dichiarato la conduttrice di La7, che ha poi dato la parola a Massimo Giannini.

 

 

“Io questo lo trovo intollerabile - ha esordito il direttore della Stampa - in certi certi però forse anche i giudici potrebbero prendersi più tempo per evitare che le loro decisioni irrompano in una campagna elettorale già intossicata. Tra l’altro Lucano è anche candidato in Calabria, però allo stesso tempo se noi ragioniamo in senso di giustizia a orologeria, allora i magistrati e i giudici dovrebbero smettere di lavorare”. Poi Giannini ha ricordato il “linciaggio mediatico e politico subito da Lucano in questi anni” e come “la politica usi a proprio uso e consumo le sentenze, questo è insopportabile”.

 

 

Da qui l’attacco a Salvini: “Le sentenze non si possono usare come clava contro un avversario, a destra si fa un uso spregiudicato e scandaloso di certe vicende giudiziarie”. Francesco Specchia ha dato ragione a Giannini, ma con una precisazione: “Vale lo stesso anche per Silvio Berlusconi e gli altri, la giustizia non deve essere utilizzata”.

 

 

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