Cerca
Logo
Cerca
+

Otto e mezzo, Lilli Gruber: "La parola solidarietà è difficile per...". Un siluro su Salvini e Meloni?

  • a
  • a
  • a

"La parola solidarietà è difficile da mettere in bocca per alcuni politici in alcuni contesti...". Lilli Gruber a Otto e mezzo chiarisce che aria tira in studio a proposito di Luca Morisi e l'inchiesta prima giornalistica e ora giudiziaria "Lobby Nera", su Fratelli d'Italia. Ma i veri obiettivi non sono l'ex social media manager della Bestia o Carlo Fidanza, ma Matteo Salvini e Giorgia Meloni

 

 

 

 

 


"Salvini innanzitutto si è intestato le riaperture. E oggi Salvini torna all'attacco di governo chiedendo a Draghi di schierarsi sulla proposta di 12 paesi europei di costruire un  muro anti-migranti lungo il confine orientale, pagato chiaramente dall'Unione europea. Salvini sta cercando di costruirsi una nuova centralità politica? L'avevamo lasciato pacificato con Draghi ma già oggi c'è una nuova sfida...", è la domanda-non domanda della Gruber ad Andrea Scanzi, in collegamento. 

 

 

 

 

 

 

Un assist perfetto, una palla da spedire in rete senza portiere per la penna del Fatto quotidiano, storicamente anti-salviniano. "Salvini? Sulle riaperture ha inciso come Padre Cionfoli nella storia del rock. Non ha toccato palla, le riaperture ci sono perché gli italiani si sono vaccinati, la scienza ha fatto il suo corso e stiamo riuscendo a contenere la fase più drammatica. Salvini sta ricordando a se stesso di esistere, è nella sua fase più critica, drammatica, caricaturale e fantozziana".

 

 

 

 

"Ogni giorno che passa ne sbaglia una - prosegue ancora Scanzi -. Sulle riaperture casomai c'è un demerito di Salvini e Meloni. Se ti dichiari free-vax dentro una pandemia è una sciocchezza, non vuol dire niente. E non sono mai abbastanza distaccati dai no vax, perché votano". Quando si dice un commento equilibrato.

Dai blog