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Zelig, Bisio e Incontrada "gelati" da Aldro Grasso: "Pubblico da terza dose"

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A Zelig abbiamo un problema. E non è solo l'amarezza di Claudio Bisio, che avrebbe voluto da Mediaset maggior fiducia per il ritorno dello storico show comico ("Davvero un peccato fare solo tre puntate..."). E di sicuro non è quello degli ascolti, visto che Bisio e Vanessa Incontrada, al nuovo debutto, hanno sfondato i 4 milioni di telespettatori e il 20% di share, numeri clamorosi. 

 

 

 

 

 

 

Semmai, spiega Aldo Grasso, il problema è nel cast e in generale legato alla comicità in tv. "È molto probabile che i tempi comici siano cambiati, che il web abbia giocato un suo ruolo, che i moduli della stand up comedy siano molto lontani dal tradizionale sketch", riflette il severissimo e temutissimo critico televisivo del Corriere della Sera.

 

 

 

 

 

 

"Senza Bisio non esiste Zelig in tv, lo ha dimostrato ancora una volta", riconosce Grasso, ma "vedendo e ascoltando alcuni dei volti storici della trasmissione, dall'ospite d'onore Teo Teocoli a Teresa Mannino, dal Mago Forrest a Raul Cremona, da Giuseppe Giacobazzi a Maurizio Lastrico, da Anna Maria Barbera a Giovanni Vernia, si capisce come questo tipo di comicità sia legato a tempi teatrali, a una ritualità un po' desueta, a un pubblico da terza dose". E c'è "una grande distanza" tra i grandi vecchi, volti storici di Zelig e le nuove proposte "piuttosto deludenti", come se "parlassero due linguaggi diversi". 

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