
Otto e Mezzo, "Kiev accerchiata": il volontario ucraino scuote la testa, la clamorosa smentita dalla Gruber

Sergiy Stakhovsky è intervenuto nuovamente a Otto e Mezzo - la trasmissione di La7 condotta da Lilli Gruber - e ha innanzitutto voluto chiedere scusa per quel commento infelice sull’esercito italiano che nella situazione dell’Ucraina, a suo dire, non avrebbe retto l’onda d’urto della Russia.
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L’ex tennista, che ha lasciato moglie e tre figli in Ungheria per arruolarsi anche se non sa combattere, ha scosso la testa quando Lucio Caracciolo ha parlato di una Kiev circondata. “Non so bene i numeri, ma non è circondata - ha assicurato Stakhovsky - l’armata russa ha cercato di avanzare su un fianco con l’intenzione di accerchiarci, ma è stata respinta e ha subito molte perdite. La città non è accerchiata e non credo che succederà presto, ci sono ancora corridoi che passano e portano fuori dalla città. Quindi la situazione è che ogni volta che i russi attaccano subiscono perdite di uomini e veicoli. La situazione è molto dura, non so come andrà a finire”.
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Ma come sta aiutando concretamente la resistenza ucraina l’ex tennista? “Monitorando il perimetro della base in cui mi trovo. Poi visto il mio status e il mio coinvolgimento con varie fondazioni, sono diventato un po’ un mediatore per i volontari. Posso aiutare in questo senso, capire quali sono le necessità e come raggiungere chi è particolarmente bisognoso”.
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