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Non è l'Arena, Giletti conduce da Mosca? "Sarebbe surreale", bomba del suo staff: alta tensione

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L'ultima sfida di Massimo Giletti? Condurre Non è l'Arena direttamente dalla Piazza Rossa di Mosca. E lo farà, o almeno dovrebbe farcela, domenica 5 giugno, rigorosamente su La7. Il visto è pronto, spiegano fonti diplomatiche e conferma la produzione del programma. Tanto che lo staff di Giletti ha già prenotato un locale che si affaccia direttamente sulla piazza più prestigiosa della capitale russa.

 

Dopo Odessa e le polemiche che accompagnarono quella puntata di Non è l'Arena, dunque Mosca, la Russia, la "tana" di Vladimir Putin. Una trasferta che è in fase organizzativa da tempo, spiega Repubblica: già, non è mica semplice, al giorno d'oggi e con l'invasione dell'Ucraina in corso, condurre un programma da Mosca. E ancora, vi è in corso una trattativa per avere in diretta Marija Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, la donna che aveva coordinato l'intervista concessa dal ministro a Giuseppe Brindisi, a Zona Bianca in onda su Rete 4.

Interpellata da Repubblica, ecco che Rachele Fontanesi, produttrice esecutiva di Non è l'Arena, spiega: "Giletti vuole fare questa puntata e tutto è pronto, ma siamo ancora in alto mare con gli ospiti. Abbiamo fatto un lungo lavoro dall'Italia, ma la mancanza di un riferimento diretto a Mosca non aiuta. Gli imprenditori italiani, poi, temono contraccolpi negativi. La trasmissione è pensata sulla Piazza Rossa, ma non in esterna".

 

E ancora, la Fontanesi aggiunge: "Noi, certo, vorremmo il conduttore a Mosca, ma eviteremmo volentieri una situazione in cui si trovasse da solo in trasferta e con gi ospiti da intervistare tutti nello studio romano. Sarebbe surreale. Domani alle 11, dopo la riunione con gli autori, scioglieremo ogni dubbio". Quindi le chiedono se è stata messa in conto la (scontata) possibilità che una trasmissione tv italiana in cui si dà voce al governo russo potrebbe scatenare furibonde polemiche. E la Fontanesi conclude tranchant: "Certo, è il suo pane quotidiano". Il riferimento, va da sé, è a Massimo Giletti. Il cui pane quotidiano è la polemica. Tenetevi forte...

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